lunedì 22 aprile 2013

La forza di Beatrice confrontarsi con un individuo senz'anima

Pur non volendo parlare dell'assassino, mi ritrovo inevitabilmente a doverlo fare, ogni volta, perchè solo parlando della sua natura viscida e perversa, delle sue macchinazioni e dei suoi crimini, si può lasciare chiara memoria di cose molto importanti quali:
1. di quanto Beatrice, vera donna e vera mamma, oltre ad essere dolce ed affettuosa, fosse forte e con la testa ben salda sulle spalle (per chi non la conoscesse);
2. di quanto un individuo possa essere marcio e senz'anima come Massimo Parlanti, sudicio dentro, senza nessun valore, nessun "codice" che pure i più feroci assassini hanno.

Perdonerete se mi lascio andare a questi appellativi, che non trovano mai una rispondenza piena al senso di disgusto che provo, nel focalizzare l'ignobile e disgustosa manifestazione di devastante anaffettività, in ogni gesto di questo individuo, del tipo che credevo esistessero solo nelle più inquietanti rappresentazioni cinematografiche.
Ma ritorniamo sui fatti.

Purtroppo mi ripeto, non posso adesso riferirli tutti e per intero, ma quando potrò, state certi che non mancherò di precisare. Se qualcuno avesse dubbi o obiezioni può tranquillamente scrivere obiettare e/o chiedere, se posso rispondo o integro molto volentieri.


In questo post voglio rendere noto il fatto che Parlanti partoriva i suoi progetti grotteschi e pericolosi, sempre ed inevitabilmente attingendo a risorse di altre persone.
Vi trascinava Beatrice, mentre lui firmava documenti lasciando lei all'oscuro (ed all'oscuro lui ha lasciato molte, molte persone...).

Quando Beatrice mostrava ragionamenti cautelativi, solo perchè con i piedi per terra, lui non esitava ad andare a piagnucolare o ad arrabbiarsi a destra ed a manca, perchè non si sentiva supportato.
Nel contempo chiedeva altri sforzi...sempre agli altri.
Lui ha continuato anche dopo la separazione a vedere questa possibilità... il suo concetto è: tanto c'è chi mi accontenta e mi sistema tutto.
Probabilmente è stato sempre così, sicuramente da quando lo conosco,... e lo è ancora.

Progetti come l'agriturismo (che ne contiene l'essenza) messi in piedi con voli pindarici ed i soldi di altri - un po' piagnucolando un po' arrabbiandosi - tutti inevitabilmente falliti con enorme spreco di ogni risorsa possibile.

L'assassino attinge da tutti, poi prende le distanze dalla gente normale, che viviamo in quelli che lui definisce con disprezzo "quartieri popolari" (sempre ci ci sia qualcosa di male ad abitarli);
lui che ha vissuto sempre e continua a vivere da parassita;
lui che ha buttato al vento quantità di soldi enormi, di cui non ha mai sentito il peso;
lui che, Beatrice l'ha chiarito bene, ha commesso diversi reati, secondo il principio infantile del bambino viziato che non ammette il NO come risposta e si sente al di sopra delle persone e delle regole ...che per gli adulti si chiamano "leggi";

lui che dopo la separazione, in almeno un'occasione, si è appropriato dei soldi destinati al regalo dei nonni per i bambini;

lui che ha rubato dal portafogli di Beatrice dopo averla ammazzata!... e quei soldi li ha in parte usati, ed il resto... 
li "dona" alla sua nuova compagna come risarcimento !!!  rammaricato perchè sono poca cosa come risarcimento !

Ma che individuo è questo? 
ma quale perverso disegno e crudele mentalità governano i suoi gesti?

Neanche per un istante si riscontra un segno di rammarico, di pentimento...e non stiamo parlando della commedia che questo fa davanti a chi sa che è conveniente farla. 

...questo è il suo pensiero, sprezzante di qualsiasi senso di umanità e dignità...
dove si trova il rammarico, il suo pentimento?
Non ce n'è traccia.
Tutto è strumentale, una bestialità anche i tentativi mal riusciti e tutte le messe in scena per far credere altrimenti ...ma c'è chi gli crede? davvero Parlanti pensa di poter manipolare tutti?

Questo individuo non ha mai visto una conseguenza dei suoi gesti scellerati: "tanto ci pensano gli altri"...e così è sempre stato, ha sempre trovato chi gli aggiusta tutto.

Il suo comportamento conferma a maggior ragione il grandissimo valore della Cice a chi non l'avesse conosciuta, una donna "con gli attributi".

Inoltre aiuta a capire quali sono gli individui pericolosi, di cosa sono capaci ed a cui stare molto ben attenti.
L'enorme senso di spreco che questo soggetto si porta dietro, spreco, che con l'assassinio di Beatrice riguarda un bene prezioso per tutti: una donna meravigliosa, ovviamente con i suoi difetti, come ognuno di noi, ma veramente molto pochi, molti meno di me, per esempio.
  
Chiedo veramente se qualcuno ha una risposta, perchè io potrei essere fuorviato dalla nostra esperienza (anzi quella di Beatrice):


Quale senso di perdono si può invocare per un demone senz'anima di questo tipo?
Quale pena dovrebbe avere un individuo così?
Sareste tranquilli sapendolo in giro vicino casa vostra?

sabato 20 aprile 2013

Tradimento e separazione: la lucida macchinazione di Parlanti

Per ricordare Beatrice, purtroppo, devo continuare a ricordare la lucida malvagitàperversa e criminale che Parlanti - l'assassino - manifestava ed ha continuato a mettere in atto, anche dopo averla ammazzata.

Nel ripercorrere la vicenda rimettendo insieme i pezzi, gli elementi di criminale lucidità dell'assassino diventano sempre più palesi e mi fanno ancora più rabbia.A volte penso "se solo avessimo avuto la percezione... se solo avessimo avuto gli strumenti per percepire...", purtroppo siamo sempre convinti che certe cose siano tanto più lontane quanto più ci sentiamo "gente normale".

Con rammarico non riesco a mantenere un filo cronologico, che farebbe comprendere ancor più il senso di costante tortura che Beatrice ha dovuto subire per più di un anno, ma gli elementi sono tantissimi ed i momenti in cui rimetto insieme i pezzi si susseguono e...per metterli in ordine ci vorrebbe veramente tanto tempo, ma questo blog non ha spirito narrativo, piuttosto informativo, quindi spero diriuscire ugualmente a trasmettere il senso di oppressione dato dalla continua macchinazione.

Recentemente abbiamo ritrovato le tracce di un comportamento che Beatrice mi aveva segnalato. Riassumo in breve quanto in parte ho già scritto.


Parlanti tradiva Beatrice, già diversi mesi prima di avviare il progetto di acquistare (e ivi trasferirsi) un agriturismo...
una volta scoperto, lui ha ammesso anche la vergognosa modalità da parassita con cui lo attuava, anzi spiegò a Beatrice con quale facilità l'altra "si era concessa al suo irresistibile fascino".

Lui portava Romina, la sua fiamma, nel letto in cui la sera avrebbe dormito con Beatrice, mentre lei era a lavorare per portare il pane a casa. Lui invece, in casa tutto il giorno, per scelta, tanto aveva un patrimonio e chi comunque lo sosteneva...
Beatrice gli aveva offerto l'opportunità di riconciliazione, a patto che ci fossero segnali positivi...
...nel frattempo l'agriturismo restava una possibilità...

l'unico segnale che lui è stato capace di dare è: continuare ad ingannarla per frequentare la sua fiamma; anzi a questa girava le e-mail che Beatrice, per consigli o semplice conforto, scriveva a parenti e/o amici...
Beatrice se ne accorse e dopo qualche opportuna discussione divenne chiara l'impossibilità di proseguire.
...nel frattempo l'agriturismo per lui restava una possibilità...ed ha continuato ad esserlo anche dopo, in parte.


Allora non viene da pensare che fosse tutto studiato? tutta una macchinazione per avere il supporto di Beatrice e della nostra famiglia?
(ricordo che avevano fatto una società appositamente e lui aveva agito all'insaputa di Beatrice nel firmare atti)

macchinazione che Parlanti è emerso usare di frequente quando vuole sfruttare le persone a lui vicine per il suo tornaconto, persone ignare che lui mette in condizioni di difficoltà senza che queste siano consapevoli pienamente di ciò che lui fa, esponendole almeno agli stessi suoi rischi, in modo tale che saranno loro a preoccuparsi degli eventuali problemi: ormai però la storia dice che questi problemi sono "sicuri"...

...e sembra che stia continunando a funzionare così...

mercoledì 10 aprile 2013

La casa nella Nievole

Anche se con difficoltà, voglio continuare a far sapere, per quanto posso.

Parlanti sapeva che la casa nella Nievole era in vendita, lui voleva ad ogni costo che Beatrice non andasse via da li. Lo ha fatto capire in ogni modo.
Ha rintracciato appositamente Paolo, ha riallacciato momentaneamente rapporti con alcune persone, che le persone normali chiamano amici, lui - strumentalmente - solo ed esclusivamente per convincerli ad aiutarlo a persuadere Beatrice: secondo lui non doveva lasciare quella casa nella Nievole, assolutamente.

L'assurdo:
lui che non l'aiutava nel mantenimento dei bambini,
lui che l'ha tradita proprio in quella casa, nella loro camera,
lui che la spiava - e non mancava di farglielo sapere - proprio finchè lei era in quella casa,
lui che voleva continuare a frequentare quella casa per fare dei "lavoretti" anche dopo che era andato ad abitare dalla sua nuova fiamma,
lui che è arrivato anche a proporre di abitarla a periodi alterni, stringendo la cinghia (Beatrice) finchè lui non avesse trovato un lavoro degno di lui,  
lui che era riuscito ad entrare nelle stanze anche quando erano chiuse a chiave,
lui che la minacciava: l'assurdità, da un lato di non aiutarla nel mantenimento - che già non le dava - se fosse andata via dalla casa, e dall'altro si prodigava in consigli per la vendita della stessa, un modo che tutti ritengono evidentemente persuasivo...
(evidentemente convinto di poterla manipolare)

...lui, che non le ha dato nessuna ragione per restare e tutte per andarsene, voleva, pretendeva che lei rimanesse in quella casa.

Casa di cui lui voleva riappropriarsi, ne aveva "forte la voglia" ha detto...
questa era la sua ossessione oltre la sua incapacità di concepire qualsiasi cosa che non siano i suoi desideri.

Purtroppo l'assassino ha costretto il corpo di Beatrice a restare in quella casa, ma lei aveva già preso il volo, si era liberata dal marciume del Parlanti -individuo che, come buco nero, tutto consuma e distrugge - era tornata felice da tempo...e come poteva non esserelo?

è sufficiente allontanarsi dall'inettitudine perversa, crudele e criminale di Parlanti, per essere felici.

In più Beatrice aveva ritrovato tutti i suoi amici, e non aveva faticato a riallacciare i rapporti, perchè basati su sentimenti sinceri, senza tornaconto.
Aveva ritrovato un nuovo rapporto, più libero, con tutti ad aspettarla, ad accoglierla a braccia aperte...e come poteva essere diversamente? tanta era la dolcezza della Cice.

I suoi bambini non potranno che essere fieri della loro dolce e meravigliosa mamma Beatrice.

Beatrice, continui ad essere con noi ogni giorno ed in ogni momento, e so che ci aiuterai a proteggere i tuoi bambini ed a farli crescere forti ed a farli diventare grandi.

martedì 2 aprile 2013

La società civile e la comunità: i frutti marci e quelli preziosi

In questi primi giorni di primavera viene molto da pensare alla Cice, ancor più di sempre, la nostra Beatrice che ancora a noi riempie le giornate.
Si rivede il sole, le giornate si allungano, la luce è più limpida e le persone si incontrano un po' di più: grandi e piccini.
Insomma si socializza, si sta insieme, come gli esseri umani sono naturalmente portati a fare, seguendo quelle "leggi non scritte" della comunità.

Prima ancora delle regole che la società civile ha creato infatti, regole su cui a volte ci accartocciamo perdendone l'origine ed il senso più profondo, c'era la comunità: animata da una coscienza collettiva.

Coscienza collettiva da cui i soggetti egotici e animati da solo personalismo protagonistico si distaccano, essendo autoconvinti di essere al di sopra di ogni cosa, al di sopra di ogni regola ed al di sopra di ogni persona, e per questo rifiutano il confronto con qualsiasi cosa o persona.
Spesso si eleggono a "maestri" chiacchieroni senza alcuna capacità di dimostrare e senza alcuna esperienza positiva, ed il tutto che hanno da dimostrare, non riusciranno mai a dimostrarlo.

Ovviamente confrontandosi e condividendo scoprirebbero la pochezza della loro essenza e della loro vita, messa a confronto con la loro autoconvinzione di onnipotenza, sprofondando in ragionamenti sempre più contorti, distorti, malsani e strumentali solamente ai loro fini.
Probabilmente di questi fini perdono anche la ragione originaria, ma resta solo l'ossessione del fine: l'espressione e l'affermazione di se stessi ed, in quanto tale, per loro assolutamente necessario.
Queste persone divengono ostili verso tutto il mondo, anche in modo subdolo, a volte quasi lusinghiero verso chi vogliono corrompere e far diventare complici.
L'ostilità si concentra su chi li ostacola, o anche solo chi reagisce e non si lascia sottomettere; ancor più se sono in grado di dialogare e di mettersi e mettere in discussione, perchè fanno da specchio al marcio che è dentro la loro presunzione egocentrica.

Questi soggetti, che si allontanano sempre più dall'essere uomini, diventano lo spettro di se stessi, non accettando che il resto del mondo sia in grado di dialogare e perciò di fare cose per loro impossibili, non accettando tutte le persone che li mettono di fronte alla realtà, per questi inaccettabile, della loro natura grottesca e pericolosamente distruttiva.

Un tempo nelle comunità, soggetti di questo tipo venivano cacciati via all'unanimità, non giustiziati: perchè c'era il rispetto della vita umana come una cosa sacra.
Per questi individui, tale sacralità non la contemplano neanche, tanta è la loro incapacità di comprendere la vita, la loro crudeltà, tanto lontano è il loro pentimento.
Ci sono errori non rimediabili.

C'era però anche la coscienza della pericolosità di questi soggetti come un cancro, una metastasi della comunità stessa.
Ci sono errori non rimediabili.

Gli stessi individui non si permettevano di tornare, perchè non era una questione di regole scritte a cui appigliarsi, era lampante l'abominio, la ripugnanza del loro gesto e poco contava se era la prima volta: contava la gravità estrema e la lucidità delle loro azioni, bastava questo per capire...e tutti capivano.

Esiliati, questi soggetti rimanevano soli, come vogliono stare loro (in un certo senso la loro peggiore punizione è proprio accontentare i loro desideri), e soli finivano i loro giorni, soli dimenticati da tutti,...individui che non hanno mai vissuto.
Ci sono errori non rimediabili.

Ed è inutile pensare al perdono: la loro mente marcia l'interpreta come altra possibilità di continuare ad essere quello che sono: un cancro.
L'autodistruzione è destino per loro inevitabile, ma se sono soli, altrimenti coinvolgono tutto ciò che possono.


Le loro vittime, invece, spesso persone dolcissime come Beatrice, vengono ricordate ed anche celebrate come madri affettuose e giuste, esempi da seguire, la cui vita si espande oltre il corpo che riposa dopo essere stato straziato.
Fiori meravigliosi di una pianta i cui frutti - i figli - restano da coltivare...fra i più preziosi e delicati.

Frutti a cui donare ancor più amore e dedizione affinchè crescano buoni e sani...e siano degni della comunità, così come la comunità sia degna di loro: il contributo di tutti che tornerà a tutti.
Perchè le belle persone come Beatrice nella loro vita costruiscono e ciò che costruiamo resta e prosegue ...e aiuta ...e migliora ...e cresce.

Un bacione Cice.