sabato 28 settembre 2013

La richiesta della difesa

Come si poteva leggere dai giornali ieri, la difesa ha chiesto i tabulati dei giorni precedenti l'assassinio di Beatrice, perché da un tabulato telefonico vuole costruire una dimostrazione: che l'omicidio che Parlanti ha messo in atto è stato un "impeto", non è premeditato.
...da un tabulato telefonico...badate bene, non da ma intercettazione, da un tabulato...

La difesa pensa evidentemente che da un tabulato si possa evincere che so...chi ha chiamato prima? ...certamente no, semplicemente perché il "prima" non lo dimostri con i tabulati - soprattutto poi dai tabulati non si dimostra quello che i tabulati non contengono: colloqui non telefonici, dialoghi, parole, etc...

Ecco a cosa si appiglia la difesa.
La sua difesa: un castello così grande su una base così piccola...
è naturale, proprio perché un individuo indifendibile ha dato incarico a ben due professionisti, di essere difeso: con una montagna di prove, testimonianze che chiariscono inequivocabilmente come si sono svolte le cose oltre alle sue stesse contraddizioni, come può convincere qualcuno che le cose sono andate diversamente?

Non può, semplicemente perché i fatti sono fatti e possono essere distorti fino ad un certo punto, non oltre...
Come vorrebbe fare a smentire i fatti?

Come ha fatto tentando di coinvolgere i suoi bambini? Sovvertendo e manipolando ogni cosa? Quale miserabile individuo sulla terra avrebbe questo atteggiamento vigliaccamente egocentrico?
Ma chi potrebbe credergli?...penso ne rimarrebbe sbigottito chiunque.

Nei prossimi post entrerò in alcuni dettagli dei fatti che non potevo rivelare in precedenza.

venerdì 27 settembre 2013

26 settembre La prima udienza

Oggi 26 settembre 2013, prima udienza.

Dell'atmosfera, per me surreale, di discussione su documenti e formalità, ha fatto parte anche la presenza dell'assassino, o meglio del suo spettro, la cui vista non mi ha suscitato niente di che...d'altronde é ciò che é: un inutile nulla, se non fosse per quello che ha fatto.

Sapevamo che sarebbe stata una giornata sostanzialmente di formalità, anche se con la sua importanza.
L'aspetto surreale...essere li noi perché mia sorella non può essere più fra noi... Anche se in un certo modo mi sembrava quasi di sentirla fra i presenti...

É stata fissata l'udienza prossima, fra un mesetto. In attesa di una giustizia giusta.

Fino ad allora posterò qualche ulteriore fatto e qualche risultato delle indagini su cui ho sorvolato in passato.

Abbiamo incontrato due giornalisti, che saluto e ringrazio per la loro delicatezza.

Intanto anche ieri un altro caso di femminicidio...

domenica 22 settembre 2013

Tre giorni all'udienza

Giovedì ci sarà la prima udienza del processo all'assassino di Beatrice.
Aggiornerò il blog, metterò tutti gli elementi che potrò.

Inutile negare che questo appuntamento sia importante, così come é elevata l'aspettativa di giusta valutazione degli elementi ed in generale di giustizia. Perché si tratta della vita di una persona giovane, giusta e bella stroncata volontariamente, molto decisamente volontariamente, da un individuo incapace di tante cose, fra le quali la compassione e molte molte altre emozioni...ecco perché non penso sia possibile chiamarlo uomo o anche solo "persona".

Perché si tratta di tante vite...


giovedì 19 settembre 2013

Il valore delle persone e della vita

Alla luce dei fatti e di quanto reso noto sull'assassino Parlanti e della sua personalità, riporto alcuni concetti espressi da una persona che non si può dire non abbia dato un contributo all'umanità. Le riporto senza ulteriori commenti ed al di fuori della situazione e dei miei commenti personali, che a qualcuno potrebbero sembrare "viziati" o pieni di rancore, vista la mia condizione di fratello di Beatrice: la donna ammazzata da Parlanti.
Non li commento.


"I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati"
"Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere." 
"L'uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificatoAlbert Einstein.



Un augurio a tutti coloro che ne hanno bisogno.

martedì 10 settembre 2013

La grande tristezza e la grande speranza

Voglio ricordare alcune parole che massimo parlanti scrisse ai miei genitori in una lettera diversi mesi prima di ammazzare Beatrice.

"Trasloco separazione e morte sono tre eventi che hanno gravi ripercussioni sulla mente dei bambini".
Ecco, massimo parlanti ha deciso di regalare ai suoi figli tutte e tre le cose, per sua scelta, non per delle pure casualità.
Lui ha tradito Beatrice, e lui ha promosso la separazione nonostante Beatrice gli avesse offerto un'altra possibilità.
Lui ha fatto in modo che Beatrice fosse costretta a traslocare non mancando di farla sentire osservata in quella casa ed anche non contribuendo in niente, perfino negli alimenti per i figli, neanche quando lavorava e viveva alle spalle della sua nuova compagna...ma preferiva fare le ferie all'estero
Lui ha deciso scientemente di ammazzare la mamma dei bambini, curando  accuratamente anche i suoi alibi meschini ed assurdi.

Naturalmente tutto per il bene dei suoi figli direbbe lui...e se questa é l'idea di bene per i propri figli, allora comprendo bene il resto della sua concezione.
D'altra parte abbiamo potuto capire cosa pensa delle persone che lo costringono a guardasii allo specchio...e cosa riserva loro.
Lui ha definito Beatrice una "povera donna" che non avrebbe trovato altre persone...
Invece era proprio Beatrice ad essere apprezzata da tutti per le sue qualità, per il suo animo delicato, ma forte e determinato, come ampiamente dimostrato. Al contrario lui sempre subdolo e mai una emozione, questo ha trasmesso a chi gli viveva accanto...ed erano rimasti veramente pochi, nonostante le misere testimonianze che i suoi avvocati si sono sforzati di raccogliere: misere nel numero e nella sostanza. Misere come colui a cui si riferiscono.
Il poveretto, il meschino che si é auto condannato ad essere un demone, ad essere lo spettro di se stesso e dei suoi figli invece é proprio lui.

Questo individuo non ha nemmeno il coraggio di fare un gesto di dignità, neanche riesce ad assumerai la responsabilità di quanto ha fatto, d'altra parte gli é stato consentito di farlo per tutta la vita perché protetto in ogni azione dannosa e delinquenziale.
Arrampicarsi sugli specchi lo fanno i vili, ma se ci si appoggia qualcun altro stride parecchio e fa molto, ma molto rumore.

Qualcuno penserà che quanto scrivo é pieno di rabbia, pieno di rancore ed odio...beh non posso certo parlare con affetto di un mostro che mi ha tolto per sempre mia sorella, spero che possa essere compreso. Ameno da chi ha una sorella.

Piuttosto quanto scrivo é pieno di amore, di amore per la vita di mia sorella, di chi ha lasciato e delle persone perbene, che non possono continuare a perdere la vita per colpa di un malinteso.
Queste pagine contengono e conterranno gli elementi dell'omicidio di mia sorella, tutti quelli che conosco. Tutti quelli che spero di far conoscere e riconoscere in altre situazioni simili, perché le persone che li riconoscono possano rifletterci sopra e prendere la giusta decisone. Così come il riconoscere che questi soggetti, che decidono di trasformarsi in assassini senz'anima, sono e restano socialmente pericolosi e sovente non vogliono nemmeno essere aiutati, perché convinti di essere superiori.
Così anche la giustizia, e tutti coloro che credono di sapere, che hanno già capito tutto, tengano conto della pericolosità di questi soggetti.
Per il bene di chi può ancora sopravvivere, per il bene della nostra società?

Nel leggere queste pagine vi prego quindi di farlo in modo maturo, di leggere la grande tristezza, ma anche il grande amore per la vita delle persone perbene e la speranza di dare un contributo...per quanto possibile.

Un saluto a tutti in attesa dell'udienza.