lunedì 26 maggio 2014

Dal Diario di Beatrice 1


Cice,
perdonami, perdonami veramente, perdonatemi anche voi bambini, per le parti del diario che pubblicherò, ma è troppo importante sapere e comprendere... per coloro a cui può servire leggerle, per uscire da certe situazioni, per coloro che ancora si ostinano a dispensare benevolenza, comprensione, compassione per... Beatrice?
NO! per l'assassino: Massimo Parlanti.

Cice, sono qui che cerco di fare la scelta giusta, come in queste pagine, così in tutto il resto, cerco di essere equilibrato, di vedere al di sopra, di mantenere un punto di vista elevato, sicuramente più alto di parecchi che ne avrebbero il dovere.
Lo stretto necessario, mi sto dicendo, solo esclusivamente lo stretto necessario... è difficile e spero di non essere io a turbare la vostra intimità, almeno quella che vi è rimasta: il ricordo. 
Alcune cose non potranno essere capite, ma non è importante.

E' importante è sentire la voce di Beatrice.


9 settembre 2011
Abbiamo comunicato oggi ai bambini la decisione presa. [la separazione]
****** ha iniziato a tapparsi le orecchie e a dire “no, no!” ancora prima di aver detto loro una sola parola: la mia sensazione che inconsciamente avessero “compreso” la situazione è stata confermata.
*************
****** mi ha detto che riguardo alla situazione *** è “triste, content*, content*”: triste perché il babbo si è separato, content* perché non andiamo più via e content* perché così il babbo non l* picchia più.


19 settembre 2011
Ho riparlato con  ********: nel riferirle alcuni dettagli di ciò che è successo tra me e Massimo, *** mi ha confessato che durante la telefonata dell’8 settembre Massimo ** ha fornito una versione diversa dei fatti, sostenendo che sono stata IO a non dargli alcuna possibilità di riprovarci: *******! Ma se è uscito di casa e se n’è andato nel letto della sua “compagna” – come insiste a chiamarla *****.
Ho sempre in mente il suo sorriso beffardo nei giorni in cui ancora tentavo di riconquistare una famiglia: IO ho dovuto farlo, anziché lui, eppure il ****** traditore è lui!
Oggi abbiamo firmato l’atto di separazione: stasera Massimo mi ha minacciata di non firmare ******* domani se non sarò disponibile a fare dei cambiamenti riguardo alla parte economica dell’atto già firmato.




[Un classico di Parlanti: prima agisce, poi ripensa ai suoi calcoli e subito dopo pensa di poter tornare indietro o cambiare tutto... anche minacciando]



Per questo primo post è abbastanza: sicuramente per me.
Vi assicuro che non è per niente facile.

martedì 20 maggio 2014

La leggerezza della giustizia ed il peso della realtà

Cara Cice,
ho trovato finalmente il cuore per leggere il tuo diario. Lo sto ancora leggendo, perché hai scritto molto, a dispetto di chi è stato convenientemente zitto quando gli è stato chiesto.

So che a te non dispiace, mi avevi fatto già leggere qualcosa in passato, e di alcune cose ne avevamo parlato, so che ti fa piacere che la verità venga fuori e che venga soppesato ciò che hai dovuto, in silenzio, subire.
Si, perché pare che la "dignità" abbia questo prezzo: patire in silenzio.

Io purtroppo sono meno signore e sento che devo rendere noto quello che avete vissuto, quello che stiamo scoprendo.

Del tuo diario pubblicherò alcuni passaggi, estrapolando quelli più significativi.
Purtroppo lo farò io e non tu, quindi seguirò il mio criterio, ma sono convinto che non è molto lontano da quello che avresti usato tu.

Dopo la prima lettura, col cuore che mi si stringeva sempre più, nei prossimi giorni inizierò a pubblicare questi brani, perché è necessario capire chi sono le persone le menti deviate e convinte di onnipotenza ed è necessario capire tuti i fatti ed i segnali.

Questo soggetto, talmente convinto dell'onnipotenza, che sconfina nell'inettitudine, nella sciatteria, nella incapacità totale di essere uomo, in ogni senso, nella triste nemesi della propria - e solo propria - convinzione di superiorità.

Purtroppo questi soggetti vengono tutelati, vengono scusati troppo nel nome della civiltà, mentre le vittime vengono calpestate, malamente e goffamente, così come è stata calpestata la giustizia con Beatrice e per Beatrice.
Mi raccontò - e lo farò anche io - come andarono certi fatti, che hanno costituito terreno fertile alla convinzione dell'assassino.
E' necessario capire i comportamenti delle persone e di quella che ci ostiniamo a chiamare "giustizia": un mondo dove questi soggetti ci sguazzano.

Di questo, dell'inedia, della trascuratezza, della inadeguatezza che hanno portato a spalancare le porte all'assassino, chi ne ha responsabilità, ne porterà il peso a vita, e sono più di uno.
E se non se ne sono rese ancora conto, dimostrano la loro inadeguatezza, oltre la mancanza assoluta di una coscienza, oppure il loro interesse.