Cara Cice,
ho trovato finalmente il cuore per leggere il tuo diario. Lo sto ancora leggendo, perché hai scritto molto, a dispetto di chi è stato convenientemente zitto quando gli è stato chiesto.
So che a te non dispiace, mi avevi fatto già leggere qualcosa in passato, e di alcune cose ne avevamo parlato, so che ti fa piacere che la verità venga fuori e che venga soppesato ciò che hai dovuto, in silenzio, subire.
Si, perché pare che la "dignità" abbia questo prezzo: patire in silenzio.
Io purtroppo sono meno signore e sento che devo rendere noto quello che avete vissuto, quello che stiamo scoprendo.
Del tuo diario pubblicherò alcuni passaggi, estrapolando quelli più significativi.
Purtroppo lo farò io e non tu, quindi seguirò il mio criterio, ma sono convinto che non è molto lontano da quello che avresti usato tu.
Dopo la prima lettura, col cuore che mi si stringeva sempre più, nei prossimi giorni inizierò a pubblicare questi brani, perché è necessario capire chi sono le persone le menti deviate e convinte di onnipotenza ed è necessario capire tuti i fatti ed i segnali.
Questo soggetto, talmente convinto dell'onnipotenza, che sconfina nell'inettitudine, nella sciatteria, nella incapacità totale di essere uomo, in ogni senso, nella triste nemesi della propria - e solo propria - convinzione di superiorità.
Purtroppo questi soggetti vengono tutelati, vengono scusati troppo nel nome della civiltà, mentre le vittime vengono calpestate, malamente e goffamente, così come è stata calpestata la giustizia con Beatrice e per Beatrice.
Mi raccontò - e lo farò anche io - come andarono certi fatti, che hanno costituito terreno fertile alla convinzione dell'assassino.
E' necessario capire i comportamenti delle persone e di quella che ci ostiniamo a chiamare "giustizia": un mondo dove questi soggetti ci sguazzano.
Di questo, dell'inedia, della trascuratezza, della inadeguatezza che hanno portato a spalancare le porte all'assassino, chi ne ha responsabilità, ne porterà il peso a vita, e sono più di uno.
E se non se ne sono rese ancora conto, dimostrano la loro inadeguatezza, oltre la mancanza assoluta di una coscienza, oppure il loro interesse.
Una donna vera e forte ammazzata da un individuo che non è mai riuscito ad essere uomo. Per non sottovalutare cosa è successo alla Cice: la mia sorella ed amica di tutti! Per lei, per i suoi bambini, per tutti gli altri e per tutte le altre donne che non sanno quanto sia vicino questo pericolo. Persone normalissime travolte dall'inimmaginabile. Femminicidio: parola strana ma eloquente, nasconde un mondo occulto e subdolo, di personaggi bestiali, doppi e perversi, vuoti dentro.
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