martedì 20 maggio 2014

La leggerezza della giustizia ed il peso della realtà

Cara Cice,
ho trovato finalmente il cuore per leggere il tuo diario. Lo sto ancora leggendo, perché hai scritto molto, a dispetto di chi è stato convenientemente zitto quando gli è stato chiesto.

So che a te non dispiace, mi avevi fatto già leggere qualcosa in passato, e di alcune cose ne avevamo parlato, so che ti fa piacere che la verità venga fuori e che venga soppesato ciò che hai dovuto, in silenzio, subire.
Si, perché pare che la "dignità" abbia questo prezzo: patire in silenzio.

Io purtroppo sono meno signore e sento che devo rendere noto quello che avete vissuto, quello che stiamo scoprendo.

Del tuo diario pubblicherò alcuni passaggi, estrapolando quelli più significativi.
Purtroppo lo farò io e non tu, quindi seguirò il mio criterio, ma sono convinto che non è molto lontano da quello che avresti usato tu.

Dopo la prima lettura, col cuore che mi si stringeva sempre più, nei prossimi giorni inizierò a pubblicare questi brani, perché è necessario capire chi sono le persone le menti deviate e convinte di onnipotenza ed è necessario capire tuti i fatti ed i segnali.

Questo soggetto, talmente convinto dell'onnipotenza, che sconfina nell'inettitudine, nella sciatteria, nella incapacità totale di essere uomo, in ogni senso, nella triste nemesi della propria - e solo propria - convinzione di superiorità.

Purtroppo questi soggetti vengono tutelati, vengono scusati troppo nel nome della civiltà, mentre le vittime vengono calpestate, malamente e goffamente, così come è stata calpestata la giustizia con Beatrice e per Beatrice.
Mi raccontò - e lo farò anche io - come andarono certi fatti, che hanno costituito terreno fertile alla convinzione dell'assassino.
E' necessario capire i comportamenti delle persone e di quella che ci ostiniamo a chiamare "giustizia": un mondo dove questi soggetti ci sguazzano.

Di questo, dell'inedia, della trascuratezza, della inadeguatezza che hanno portato a spalancare le porte all'assassino, chi ne ha responsabilità, ne porterà il peso a vita, e sono più di uno.
E se non se ne sono rese ancora conto, dimostrano la loro inadeguatezza, oltre la mancanza assoluta di una coscienza, oppure il loro interesse.

Nessun commento:

Posta un commento