mercoledì 10 aprile 2013

La casa nella Nievole

Anche se con difficoltà, voglio continuare a far sapere, per quanto posso.

Parlanti sapeva che la casa nella Nievole era in vendita, lui voleva ad ogni costo che Beatrice non andasse via da li. Lo ha fatto capire in ogni modo.
Ha rintracciato appositamente Paolo, ha riallacciato momentaneamente rapporti con alcune persone, che le persone normali chiamano amici, lui - strumentalmente - solo ed esclusivamente per convincerli ad aiutarlo a persuadere Beatrice: secondo lui non doveva lasciare quella casa nella Nievole, assolutamente.

L'assurdo:
lui che non l'aiutava nel mantenimento dei bambini,
lui che l'ha tradita proprio in quella casa, nella loro camera,
lui che la spiava - e non mancava di farglielo sapere - proprio finchè lei era in quella casa,
lui che voleva continuare a frequentare quella casa per fare dei "lavoretti" anche dopo che era andato ad abitare dalla sua nuova fiamma,
lui che è arrivato anche a proporre di abitarla a periodi alterni, stringendo la cinghia (Beatrice) finchè lui non avesse trovato un lavoro degno di lui,  
lui che era riuscito ad entrare nelle stanze anche quando erano chiuse a chiave,
lui che la minacciava: l'assurdità, da un lato di non aiutarla nel mantenimento - che già non le dava - se fosse andata via dalla casa, e dall'altro si prodigava in consigli per la vendita della stessa, un modo che tutti ritengono evidentemente persuasivo...
(evidentemente convinto di poterla manipolare)

...lui, che non le ha dato nessuna ragione per restare e tutte per andarsene, voleva, pretendeva che lei rimanesse in quella casa.

Casa di cui lui voleva riappropriarsi, ne aveva "forte la voglia" ha detto...
questa era la sua ossessione oltre la sua incapacità di concepire qualsiasi cosa che non siano i suoi desideri.

Purtroppo l'assassino ha costretto il corpo di Beatrice a restare in quella casa, ma lei aveva già preso il volo, si era liberata dal marciume del Parlanti -individuo che, come buco nero, tutto consuma e distrugge - era tornata felice da tempo...e come poteva non esserelo?

è sufficiente allontanarsi dall'inettitudine perversa, crudele e criminale di Parlanti, per essere felici.

In più Beatrice aveva ritrovato tutti i suoi amici, e non aveva faticato a riallacciare i rapporti, perchè basati su sentimenti sinceri, senza tornaconto.
Aveva ritrovato un nuovo rapporto, più libero, con tutti ad aspettarla, ad accoglierla a braccia aperte...e come poteva essere diversamente? tanta era la dolcezza della Cice.

I suoi bambini non potranno che essere fieri della loro dolce e meravigliosa mamma Beatrice.

Beatrice, continui ad essere con noi ogni giorno ed in ogni momento, e so che ci aiuterai a proteggere i tuoi bambini ed a farli crescere forti ed a farli diventare grandi.

5 commenti:

  1. Ciao Lorenzo,
    noi non ci conosciamo personalmente, e solo indirettamente, tramite la testimonianza di amici comuni, ho conosciuto Beatrice; seguo questo blog perché trovo commovente e apprezzabile il modo con cui, con grande dignità, senza concedere mai nulla a toni di rassegnazione, tu stia portando alla luce tutti i drammatici fatti, in dettaglio, che coinvolsero tua sorella.

    Nel tuo precedente post parlavi dei frutti marci della società, che con boria e tracotanza tentano di offuscare e sminuire l’operato di quelli preziosi, ovvero di chi vive onestamente e con propensione positiva verso il prossimo; essi vantano chissà quale superiorità sugli altri…e di solito, soprattutto su chi è più mite.
    Ho letto con grande partecipazione alcuni passaggi di altri tuoi post da cui si comprende come questo individuo abbia da sempre manifestato verso tua sorella un atteggiamento a dir poco supponente, al fine di farla sentire “inferiore”, “inadeguata”, nel tentativo di renderla più manipolabile.
    Quella manipolazione che costui, come ho letto, è sempre stato solito mettere in atto per perseguire i propri fini, e in relazione ai quali, agli occhi di costui, le persone assumono o perdono “funzione”.

    Certi individui, convinti che il mondo debba ruotare intorno a loro, per i quali la forza risiede nella capacità di mostrare i denti per imporre la propria volontà…come potrebbero comprendere e apprezzare la bellezza del sorriso di un amico vero, la parola di conforto di una persona cara, l’abbraccio sincero di chi ti vuol bene, senza aspettarsi necessariamente qualcosa in cambio….cose che non si comprano, né si ottengono per forza?

    Si dice che in ognuno di noi ci sia originariamente una parte più “buona” e una parte più “cattiva”….e ad ottenere il sopravvento sarà quella parte che abbiamo nutrito di più.
    I frutti preziosi della società si identificano nelle persone che, perseguendo i valori di lealtà, rispetto e comprensione, nutrono la parte positiva della propria anima.
    E gli effetti benefici, oltre che dentro di sé, si diffondono anche oltre…e rimangono per sempre nelle persone che hanno avuto la capacità e la fortuna di assaporarli.

    Dei frutti marci, invece….rimane solo il fetore.

    Auguro con tutto il cuore a Beatrice, a te Lorenzo e alla vostra famiglia, di ottenere quanto prima la giustizia che meritate.

    RispondiElimina
  2. Cara Ilaria, anche se non ti conosco, queste tue parole mi fanno sentire come se ti conoscessi. Sono convinto profondamente che i frutti marci come Il Parlanti, fondamentalmente sono così impegnati ad inseguire ciò che non sono e mai saranno, così incentrati sulla loro idea che non provano assolutamente niente neanche quando travolgono tutto e tutti. Vedo molto difficile che queste persone possano cambiare, soprattutto quando gli vengono perdonate tutte le assurdità e le crudeltà che essi compiono, sono come bambini bizzosi che non conoscono il "no", ma hanno l'età di un uomo fatto. Un proverbio dice "chi asino è e cervo si crede, al salto della fossa se ne avvede", ecco questi non si rendono conto neanche di questo perché di fatto non accettano neanche se stessi e non accettano di essere inaccettabili anche per se stessi, quindi il ridicolo che sentono per sé lo riversano sugli altri e si proteggono autoconvincendosi di essere superiori. Non sono psicologo, ma sono convinto di questo, avendo conosciuto l'assassino. Fondamentalmente questi, incapaci di affrontare un qualsiasi problema, passano il tempo in una vita non vissuta. Personalmente riscopro ogni volta il senso di benessere che dà il "fare del bene", nel senso più ampio, a volte basta un gesto che non costa nulla per fare un grande dono. Queste cose secondo me riempiono di significato il nostro tempo, la nostra vita, me lo conferma proprio il senso di benessere che si prova ogni volta e come per magia siamo più felici, perchè in fondo sappiamo di far parte di un tutt'uno che ci collega tutti indissolubilmente. Basta notare come in un ambiente "felice" si riesce ad essere piu facilmente felici anche noi, a superare le difficoltà meglio, ecco, se aiutiamo gli altri ad essere felici, stiamo aiutando nuche noi stessi. Chi non fa questo, chi vive solo per se stesso, di fatto é come se non veste mai vissuto e probabilmente non verrà neanche mai ricordato. Invito le persone a legger l'inno alla vita di madre Teresa di Calcutta, a prescindere dalla religione, secondo me li c'è davvero racchiuso il senso della vita, che a certe individui proprio manca. Beatrice ai bambini, a noi ed al mondo non la rende più nessuno, e non sai quanto questo sia un tormento ogni giorno...ci sono già tanti problemi, non capisco e non capirò mai perché le persone debbano creare altre tragedie, forse troppa fortuna o troppo protette, non comprendono...sono però sicuro che di due cose: dobbiamo imparare a prendere le giuste misure, per ogni azione ci deve essere una giusta conseguenza, per le azioni irrecuperabili, poi...sono stanco del buonismo che non aiuta a comprendere. Non é vendetta, anche se la tentazione esiste, è anche questa rieducazione e serve a sanare persone e società. L'altra cosa di cui sono convinto è che abbiamo il dovere di estendere la vita di Beatrice mantenendo il suo ricordo vivo, portando avanti i suoi progetti e valorizzando quello che ha lasciato, bambini in primo luogo. Poi dobbiamo rendere utile la tragedia di Beatrice, e questo blog spero possa in parte esserne l'inizio. Scusa la risposta un po' lunga e tediosa, ma è quello che sento. Un caro saluto e spero che seguiate ancora anche perchè gli stessi commenti che lasciate fanno parte di questa utilità. Grazie

    RispondiElimina
  3. Ciao Lorenzo,
    sono la tua cugina, Laura. Ho appena scoperto che c'è questo blog.
    Premesso: non sono una grande internettara, dunque non ne sapevo nulla. Mi ha fatto un piacere immenso sapere di questo tuo impegno, mentre mi fa male da morire scoprire tutti quei "retroscena" che non avevo mai sentito e mai ho avuto il coraggio di chiedere. Sono allibita.
    In questa terribile faccenda mi sono sempre occupata di un fronte in cui era meglio non trattare certi argomenti, per non aggravare la già opprimente situazione umana ed emotiva.
    Posso solo dire che sono cose da non crederci. Non si può pensare che esistano persone di questo tipo. Mi fa veramente male che questo individuo sia proprio capitato alla Beatrice.
    E dire, quando si sposò, avevo proprio pensato: ma guarda mia cugina come si è sistemata bene!
    Accidenti quanto mi sbagliavo.
    Dei miei errori in questo senso ne avevo avuto qualche sentore recentemento, dopo la separazione, ma mai mi sarei immaginata tanto.
    Lorenzo, ti sono vicina. Col cuore prima che con l'aiuto materiale. Continua così, sei una persona splendida, che per varie vicessitudini della vita solo ora apprezzo fino in fondo. Sei grande! La Beatrice, da lassù, non può che apprezzare tutto quello che fai e quello che sei. Continua così e non avere remore nel chiedere a me e alla mia famiglia qualsiasi cosa.
    Un bacio grande
    Laura

    RispondiElimina
  4. Ciao Laura,
    cugina cara, purtroppo, come hai detto tu, le vicissitudini della vita a volte ci portano anche a delle strade parallele che si incontrano poco pur essendoci un grande affetto.
    Purtroppo sento il rammarico di alcune rinunce a cui queste vicissitudini ci portano: pur non essendo espansivo come la Cice, so che persona speciale sei tu, tuo marito ed i tuoi figli ed in questa occasione ho avuto solo la riprova di quanto già sapevo di voi.
    Così come delle tante persone che ci sono vicine, anche con dei piccoli segnali che, lo si percepisce, hanno dietro un grande cuore e tanta delicatezza.

    Se hai piacere di sapere altri dettagli che fanno della Cice una grande e meravigliosa donna, mi fa piacere se segui il blog e... commenta quanto vuoi, io rispondo sempre; se poi hai pacere di parlare di persona di alcune cose, quando vuoi ci sentiamo o ci vediamo, magari anche con i bambini, può essere un'occasione per stare insieme.
    Spero che ci si possa vedere un po' più spesso, mi farebbe piacere.

    Intanto ti ringrazio tanto, tantissimo per quello che già fai.
    Un bacione a tutti voi.
    Lorenzo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao Lorenzo,
      mi è ripartito finalmente internet! Che piacere leggerti!
      Di sicuro continuerò a leggere il blog. Sai, lavoro facendo anche pagine per internet e non ho mai trafficato a blog e/o chat.
      Quando sono a casa evito di accendere questa macchina che è così indispensabile per il lavoro, ma questo è uno stimolo incredibile. Grazie per tutto quello che stai facendo.
      Allo stesso modo mi farebbe piacere vederci, con i bambini, tutti,certo! Fatti dare il mio numero dai tuoi genitori e poi si fissa.
      Un bacione a te e a tutti.
      Laura

      Elimina