mercoledì 12 giugno 2013

Il compleanno della Cice

Cara Cice,
venerdì scorso, il 7 giugno, sarebbe stato il tuo compleanno: avresti compiuto 43 anni, ma non li hai compiuti.
Non riesco a pensarci.
La mia mente proprio non lo riesce a collegare alla realtà...e dire che mi ritengo molto pragmatico...


E' strano, siamo a giugno e proprio fino all'altro giorno ha continuato a piovere... e far freddo.
Sembra quasi che anche il cielo ricordi quanto manchi, a tutti... proprio per il tuo compleanno.
Proprio nei giorni scorsi mi sono riscoperto frequentemente a pensare a tutte quelle preoccupazioni, a tutti quei problemi che il tuo assassino stava creando, stava inventando, stava pianificando.
...proprio come un anno fà, quando ci aggiornavi sugli atteggiamenti di un individuo vuoto e perverso, con tutto il tempo a disposizione per architettare le sue azioni vessatorie in ogni piccolo dettaglio a cui poteva pensare, da individuo piccolo...insignificante...

anzi mi sembrava proprio un anno fa!...
per qualche istante ho pensato di chiamarti per dirti alcune cose che mi erano venute in mente.

Invece è oggi, e quei problemi sembrano tanto lontani, già erano insignificanti nel merito, oggi mi sembrano ancor più insignificanti anche nella sostanza...
e tanto vorrei dover risolvere quelli!

...e ce n'era una ogni giorno, una ogni giorno...per un anno intero...e le possiamo ricostruire tutte...

In realtà quei problemi, quelle difficoltà costituivano l'apoteosi dell'assurdo: meschinamente architettati dal tuo misero assassino, erano sconcertanti e ridicole allo stesso tempo, tutte energie che costringeva a disperdere.

Proprio per questo a volte ridevamo sopra: ricordi?
Si ci ridevamo sopra proprio perchè sapevamo, anche tu sapevi, che non eri sola: noi - e non solo noi - c'eravamo per qualsiasi cosa.
E stranamente quelle continue, giornaliere ritorsioni architettate da quel tale di nome Massimo Parlanti, contribuivano a rafforzare quello che lui voleva colpire. Nel contempo lui stesso contribuiva a svelarsi un misero, un meschino dentro, un poveretto inutile al mondo che, non riuscendo vivere, aveva e probabilmente ha ancora l'obiettivo di distruggere quella degli altri: un inetto, una nullità.


Ma parliamo di te.
Ieri giornata tutta dedicata a te ed ai bambini, purtroppo non in loro compagnia, ma per uffici... sono passato anche da casa tua, si quella dove ci hai lasciato...c'era l'erba alta, maremma..., dobbiamo andare a tagliarla, ci vorranno due giorni da com'è alta. D'altra parte il tempo prima non lo permetteva...questa pioggia continua...

Sentiamo tutti la tua mancanza, io sento anche la mancanza dei piccoli piacerini e delle informazioni che mi chiedevi...
era proprio bello sentire di poterti aiutare, era anche un modo di recuperare quel contatto perso a causa della lontananza e della... asocialità della bestia.

Sai, a volte ho proprio bisogno di dirti alcune cose, ho bisogno di chiederti delle cose, dei consigli, come quale regalo fare alla mia bambina, alla mia moglie...
...e te le dico ugualmente, anche se non ti vedo.

Cice, noi ti veniamo a trovare, parliamo sempre con te.
I tuoi bambini sono quello che possiamo toccare di te e ce ne prendiamo cura con tutto l'amore.
Ma tu lo sai...e lo sapevi già, e l'hai anche lasciato scritto.

Speriamo di riuscire ad onorare al meglio la fiducia che hai riposto in noi, carissimo tesoro di sorella: Cice.

Nessun commento:

Posta un commento