mercoledì 21 agosto 2013

Il coraggio della giustizia

Se vogliamo che cambi qualcosa 
ci vuole coraggio, coraggio di cambiare, di fare giustizia, di prendere in mano la situazione tutti insieme, si...tutti insieme, altrimenti ci sarà sempre chi dice che parlare di femminicidio è "noioso", è "una moda"...
ma ci rendiamo conto?
ci fa "noia", ripeto "noia"...qualunque altro sentimento ma "noia"?
c'è a chi fa noia ascoltare o affrontare il tema del femminicidio, un fenomeno per cui una donna ogni 3 giorni viene ammazzata...

ma cos'è? un intrattenimento?
siamo arrivati a questo livello?
per adesso non commento oltre...

femminicidio: termine che non dovrebbe essere nemmeno usato, perché non trovo ragioni per dover dare un nome ad una cosa abominevole: ricordo che spesso si parla di padri che ammazzano la madre dei loro stessi figli...se non è abominevole questo...

L'altro giorno è uscito un nuovo articolo, eccolo: Articolo de La Nazione del 18/08/2013.
Sicuramente i legali di Massimo Parlanti, l'assassino di Beatrice, pensano che un tabulato telefonico sia la salvezza, vogliono ricamare qualche trama improbabile, che confonda, che crei dubbi...
su un tabulato telefonico? si poggiano su questo le difese?
Cosa vorrebbero inventare?
I fatti sono lampanti: Massimo Parlanti ha deliberatamente e volutamente ammazzato mia sorella Beatrice, prima massacrandola di botte e poi strangolandola, per sicurezza.
E' un fatto.

Botte che ha l'assassino ha perfino negato di aver, ma che sono del tutto evidenti dagli esami medici, si assassino, tu che ti preoccupavi se dall'autopsia potevano risalire a certi particolari... si, assassino, lo possono fare e con molta precisione.
Le lesioni che hai inferto a Beatrice mi risulta che tu ancora non le abbia spiegate...perchè cambi versione ed in ognuna non spieghi niente.

Si tu, Massimo Parlanti, codardo meschino, piccolo insignificante personaggio, ti appigli, vi appigliate a a cosa?
a dei tabulati telefonici...gli specchi...
offrono più appigli...
non vi è rimasto proprio altro...

l'unico fatto certo ed inequivocabile è che tu hai ammazzato Beatrice, con disprezzo, con coscienza, con volontà...
cosa altro pensi di poter dire?
niente di interessante, niente di serio, solo appigli e scuse infantili (su un fatto gravissimo, il più grave che tu abbia mai fatto...e ne hai fatte...) che confermano la vile nullità di chi cerca di sottrarsi alle conseguenze delle proprie azioni, come sempre si è stato incomprensibilmente concesso...
bel coraggio, grande uomo.

Ci vuole coraggio anche per stare al mondo, ci vuole coraggio per assumersi le responsabilità delle proprie azioni e tu, Massimo Parlanti, non l'hai mai avuto.
E non ci raccontare la storia che eri un imprenditore, perché ereditare un'impresa e chiuderla dopo due anni con un buco pauroso, lo sanno fare tutti, anche un bambino...sicuramente con meno danni.

Ci vuole coraggio, il coraggio di fare giustizia giusta e vera, sì ce ne vuole perché potrebbe non essere così facile. Cosa può raccontare chi ammazza con volontà la madre dei suoi figli e non dà segno alcuno di pentimento...nessuno! neanche la benchè minima traccia, anzi continua con i suoi meccanismi di intorbidimento, cosa può raccontare di sensato?  
Coraggio che sicuramente il grand'uomo Massimo Parlanti non avrà per parlare all'udienza e spiegare.


Coraggio che a te Cice, non è sicuramente mancato, coraggio di affrontare una situazione che avrebbe visto molti scappare (e non ci sarebbe stato niente da biasimare in chi lo avesse fatto), il coraggio di affrontare il marcio che stavi vedendo... perché anche scoprire che accanto avevi un individuo marcio dentro, non è facile. il coraggio di riprendere in mano la tua vita, il coraggio di continuare a ridere nonostante tutto.



Questo coraggio, il tuo coraggio Cice, lo porteremo avanti anche noi. Sicuro.

2 commenti:

  1. Caro Lorenzo, ho conosciuto la storia di tua sorella tramite un post del giornalista Saverio Tommasi. Ho anche passato il riferimento del tuo blog a mia sorella che ha sempre avuto problemi con il marito, quindi riconosco tante descrizioni che tu fai, spero che leggendo anche lei ne sia piu` consapevole e provi a migliorare la sua vita anche se so che e` difficile sfuggire a certe maglie. Questi tipi freddi e calcolatori, che succhiano l'anima alle loro vittime evidentemente non sono cosi rari. Purtroppo come dici anche tu sono tante le vittime, ognuna con la sua personalissima storia. Tante vite spezzate a tantissime altre rovinate, senza una valida ragione al mondo. Fai bene a fermare sulla carta i tuoi pensieri, la delicatezza con cui parli della tua cara sorella allevia solo un po' la tristezza di quello che le e` successo ma anche fa capire cosa il mondo ha perso. Sei anche molto bravo e lucido nel far capire che tipo di uomo e` quello che ha tolto la vita alla vostra stella. Sicuramente se trasmetterete i valori di Beatrice e i vostri ai suoi figli i vostri nipoti diventeranno delle persone buone e responsabili come lo era la loro mamma. Questo fatto tristissimo non deve definirli, loro ce la faranno insieme a voi, poco alla volta, non avere paura. Mi spiace immensamente per quello che e` successo a Beatrice e ricordero` sempre tua sorella grazie alle tue parole, anche se non l'avevo conosciuta. Spero che la giustizia dia la giusta punizione a quest'uomo spietato e prego che un giorno capisca il male che ha fatto e che in parte cerchi di riparare.

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  2. Carissimo/a amico/a ti ringrazio tanto delle tue belle parole che mi fanno in immenso piacere, non puoi capire quanto, e mi danno altrettanta energia per proseguire...diciamo che ogni giorno trovo delle ragioni in più per non mollare e per far sì che quello che mia sorella ha lasciato di bello possa riecheggiare e continuare a regalare a chiunque voglia, un pezzettino della sua saggezza, della sua forza, e della sua dignità, oltre che della sua allegria.
    Mi dispiace molto, moltissimo invece per quanto mi dici di tua sorella.
    Non conosco la situazione, e non sono qui a scrivere con la sicurezza di avere la soluzione in tasca (anche se diverse idee le avrei), ma se pensi che possa fare qualcosa, qualsiasi cosa...nessunissimo problema, dimmelo e se lo ritieni utile puoi farmi scrivere o qualsiasi altra cosa tu pensi possa servire.
    Quello che posso dire è che se lei per così dire "sta bene così", diventa difficile, anche se potrebbero esserci molti motivi perchè finga di star bene: questo è uno fra i miei più grandi crucci...non essermi accorto e non essermi "impicciato", io non lo faccio mai per mia convinzione, ma con mia sorella forse un po' di invadenza me la sarei potuta permettere, per il suo bene, perchè a volte ci vuole qualcuno che con il cavatappi tolga proprio il tappo, poi il resto esce spontaneamente.
    Se tua sorella invece è pienamente cosciente ed ha "solamente paura" (la metto fra virgolette perchè ci sono molte paure e le stesse paure in questi casi non sono assolutamente banali, assolutamente)
    posso dirti che sicuramente NON DEVE RINUNCIARE alla sua vita.
    Questa vita è una sola e nessuno ce la deve poter accartocciare con la meschinità...
    Beatrice si era risvegliata ed ha subito, subito ritrovato tutti coloro che le erano vicini, si era trasformata...aveva (a parte ovviamente nei momenti difficili) un sorriso che non le vedevo più da tanto.
    Resto convinto che la bellezza di quel sorriso sia impagabile.
    Non sono psicologo ma resto convinto che questi individui fondamentalmente odino se stessi per primi, ma non hanno il coraggio di ammetterlo, perciò chiunque gli stia vicino, prima o poi diventa il loro capro espiatorio, la vittima sacrificale del loro odio profondo, viscerale: prima o poi ci arrivano perchè col tempo sento sempre più la loro inadeguatezza.
    La loro condizione è di inadeguatezza verso il mondo in cui non riescono a vivere (hai notato che c'è un progressivo distacco? e forzano anche chi li è vicino a distaccarsi), ma che credono di poter dominare...se sapessi in quante piccole cose si nota la smisurata convinzione di essere di molto superiori agli altri... è un paradosso...sono inadeguati al mondo, ma si auto-convincono di esserne superiori.
    Ti chiedo scusa per la risposta molto lunga.
    In ogni caso se ritieni che possa essere utile in qualche modo non esitare assolutamente. non si può tornare indietro, ma si può sicuramente trovare il modo di andare avanti!
    Un caro saluto

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