sabato 3 agosto 2013

La mela marcia ed il mondo al contrario: mi riguarda o non mi riguarda?


Grazie Ilaria perché nel tuo commento molto profondo e competente all'ultimo post, mi hai dato modo di approfondire altre tematiche, vi assicuro infatti che spesso leggiamo una notizia, qualunque cosa e pensiamo di esserne già padroni, di poter esprimere un giudizio compiuto.
La vicenda di mia sorella Beatrice, ma anche molte altre nella vita che ho visto passarmi accanto, molto vicine, mi hanno insegnato molto.
Intanto ho imparato che per poter esprimere un giudizio bisogna informarsi molto molto bene, sennò si cade nel solito populismo e nei concetti acchiappa bischeri.
Per questo cara Ilaria, ti rispondo con un nuovo post, proprio per la dimensione del commento che mi hai suscitato.
Grazie ancora Ilaria.

Purtroppo cara Ilaria, più che andiamo avanti, più che mi informo, più che faccio esperienza su diversi fronti, e più che mi appare evidente che il nostro è il paese dell'incontrario.
Siamo davvero alla frutta...ma dopo la frutta non c'è più niente, tutto è stato già consumato, tutto è stato già sciupato ed è difficile credere in qualcosa, per chi è onesto e sensibile.

Non ci si rende conto di quanta e quale sia la forza di chi continua a credere in qualcosa,... perchè è proprio difficile credere in qualcosa dopo certi fatti. Magari non sappiamo nemmeno di preciso in cosa crediamo, probabilmente in qualcosa di più profondo come la coscienza e la consapevolezza sulla vita.

Tutti rinchiusi nel proprio orticello, annichiliti, forse impauriti...il pericolo è che diventino due le opzioni: o ti trasformi in delinquente o te ne stai buono e fermo perchè non sono affari tuoi.
Il proprio orticello...sempre più stretto, sempre più piccolo, con sempre meno frutti,...ma ci va bene così...
Il proprio orticello... fino a quando non ci sarà più nemmeno quello...

Allora o siamo pronti a reagire oppure ci facciamo annientare.
A noi la scelta, ma se viene fatta troppo tardi, ci mangeremo solo le mani, perchè sarà troppo tardi.

Molta gente in Italia non ha capito ancora: uniti si può cambiare, si può reagire anche contro le ingiustizie, dobbiamo essere pronti a metterci in gioco per il futuro, per noi stessi, perché è inutile sperare: prima o poi tocca a noi.
La coscienza collettiva: le difficoltà di una vita normale sono già tante... e si possono affrontare insieme: ma ci sono persone a cui non bastano! e ne devono creare altre, più terribili, che travolgono tutti. 

Questo non l'abbiamo capito. Sentiamo le notizie che ci riportano: hai sentito di quello, hai visto cosa è capitato a quell'altro...prima o poi tocca a noi, o pensiamo di essere davvero immuni?

Scordatevelo.

Se pensiamo che una cosa sia ingiusta dobbiamo combattere perchè lo diventi giusta, perchè poi quando toccherà a noi continuerà ad essere ingiusta ed allora sarà troppo tardi per combattere l'ingiustizia. E sarà l’ingiustizia che abbiamo sempre tollerato, quindi dovremo stare zitti e sorbirla.

Oppure siamo quei furbacchioni-delinquenti che campano - o meglio sopravvivono - sul filo del rasoio, sempre a fare slalom al limite del lecito e spesso abbondantemente ben oltre il lecito con il solo sogno di metterlo in tasca agli altri e nessun vero sogno per se stessi.
Loro pensano di avere un sogno, ma in realtà non hanno nemmeno quello; se riuscissero a riflettere se ne renderebbero conto.
Chiedetevelo: qual è il mio sogno?
...ne potete anche avere due...non è un gioco dove se lo esprimi si avvera.

Molti pensano di avere un sogno, rincorrono qualcosa e non sanno nemmeno cosa e spesso nemmeno perchè. Si fanno rincorrere dalla vita: la vita ti cambia ed a volte sei costretto tuo malgrado a cambiare vita o per errori tuoi o di altri. Ma non accetto che ci sia chi vive con l'obiettivo di distruggere le vite degli altri perchè non sa fare altro, non accetto che ci sia chi lo aiuta a farlo - anche dopo che ha devastato quasi tutto quello che poteva -, non accetto che chi ha subìto un torto trovi l'antigiustizia che lo perseguita peggio di prima: come si può sperare che per esempio queste donne denuncino ed escano dal vortice malefico se dopo si trovano peggio di prima... ma dove stiamo vivendo??? ...ci siamo resi conto di che paese abbiamo creato?

si, perchè l'abbiamo creato noi, anche stando zitti e non facendo niente si fanno danni enormi, e per chi ci crede, si fa peccato e qualche volta è anche reato: si chiama "omissione".

... a me rimane la convinzione che se non togli la mela marcia dal cesto, tutto il cesto diventa marcio e le poche mele buone si sentono estranee, abbandonate e non capiscono perchè deve essere promosso il degrado.
Le mele buone o escono dal cesto o diventeranno marce anche loro.

Spesso ci teniamo le mele marce e poi ci lamentiamo che la frutta non è così buona...è questo che facciamo anche quando commentiamo tutte le notizie sui vari fatti assurdi che sentiamo. E' questo che stiamo facendo: siamo artefici del degrado ma ce ne lamentiamo...e continuiamo a farlo, senza che ci siano segnali di comprensione.

Come possiamo risolvere questioni e situazioni come quella che mi è stata segnalata ed ho riproposto nel post precedente?
Una donna molestata denuncia e cosa succede? è lei a vivere come una reclusa, nessun provvedimento per il molestatore: è possibile che siamo in grado solo di condannare la vittima ad una vita da reclusa?  
Non sta funzionando...!!!!

È fondamentale allontanare le mele marce e curare quelle sane, e non il contrario, sennò tutto va in putrefazione…
A che punto vi sembra che siamo?


Io intanto invito chiunque abbia voglia all’udienza del processo dell’assassino Massimo Parlanti, si: il grand’uomo che è fermamente convinto di poter calpestare tutto e tutti… che ha continuato ad ingannare e mentire di continuo prima, durante e dopo, anche dopo... pensate la freddezza e la supponenza, lui pensava addirittura di poter risolvere con i servizi sociali…cioè ammazzi una persona e perché ti chiami Parlanti allora non è una cosa così seria.

Questo individuo crede di potere prendere in giro tutti: dagli inquirenti (dando versioni sempre diverse…ce ne sono almeno tre…), al P.M., ai Giudici,…insomma tutti.
Non ha la benché minima considerazione per l’intelletto degli altri, rispetto al quale lui si sente molto al di sopra.

Non credo proprio che un giudice si faccia ingannare da un tale individuo, sarebbe una grande sconfitta. Vedremo.

Per ora mi fermo, ma ci ritornerò sopra.



Un saluto Lorenzo

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