sabato 28 settembre 2013

La richiesta della difesa

Come si poteva leggere dai giornali ieri, la difesa ha chiesto i tabulati dei giorni precedenti l'assassinio di Beatrice, perché da un tabulato telefonico vuole costruire una dimostrazione: che l'omicidio che Parlanti ha messo in atto è stato un "impeto", non è premeditato.
...da un tabulato telefonico...badate bene, non da ma intercettazione, da un tabulato...

La difesa pensa evidentemente che da un tabulato si possa evincere che so...chi ha chiamato prima? ...certamente no, semplicemente perché il "prima" non lo dimostri con i tabulati - soprattutto poi dai tabulati non si dimostra quello che i tabulati non contengono: colloqui non telefonici, dialoghi, parole, etc...

Ecco a cosa si appiglia la difesa.
La sua difesa: un castello così grande su una base così piccola...
è naturale, proprio perché un individuo indifendibile ha dato incarico a ben due professionisti, di essere difeso: con una montagna di prove, testimonianze che chiariscono inequivocabilmente come si sono svolte le cose oltre alle sue stesse contraddizioni, come può convincere qualcuno che le cose sono andate diversamente?

Non può, semplicemente perché i fatti sono fatti e possono essere distorti fino ad un certo punto, non oltre...
Come vorrebbe fare a smentire i fatti?

Come ha fatto tentando di coinvolgere i suoi bambini? Sovvertendo e manipolando ogni cosa? Quale miserabile individuo sulla terra avrebbe questo atteggiamento vigliaccamente egocentrico?
Ma chi potrebbe credergli?...penso ne rimarrebbe sbigottito chiunque.

Nei prossimi post entrerò in alcuni dettagli dei fatti che non potevo rivelare in precedenza.

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