sabato 15 febbraio 2014

La giustizia è faticosa...ma quanto veramente?

Con questo post rispondo anche ad Ilaria, perché la questione che voglio affrontare è più ampia.

Le discussioni, le proposte di legge, i decreti, le amnistie che stanno prendendo forma in questo periodo, come accade ogni qualche anno, puntualmente, sono a mio parere vergognose.
Vergognose perché ogni qualche anno vengono riproposte,
vergognose perché sintomo ogni volta dell'incapacità di gestire un problema, vergognose perché affrontate in periodi in cui ci sono problemi ben più gravi ed impellenti,
vergognose perché oggetto di sanzioni comunitarie che fanno spendere i soldi che basterebbero per rispondere in modo strutturale ad un problema  vergognose perché non risolvono niente.

La vergogna ultima è perchè consentono di abbattere la pena indiscriminatamente ad una grande quantità di detenuti.
Non ascoltate me, leggete gli articoli, leggete cosa è oggetto anche di questo ultimo decreto, ulteriori grandi sconti per la "buona condotta", ampliamento dei periodi di arresti domiciliari...a leggere le notizie "senza nessuna pregiudiziale", quindi indiscriminatamente a TUTTI i detenuti.
Buona condotta: scontati 5 mesi all'anno.
Domiciliari: ultimi 18 mesi della pena.
Questo è quello che ho letto.
Su 10 anni un condannato ne sconta 4 e mezzo. Poi è fuori.

Il problema è che ci sono troppi detenuti nelle carceri...guarda caso ci sono carceri nuove VUOTE !

Il problema è la incapacità di gradazione delle pene. Probabilmente le leggi non riescono a dare il peso giusto ai reati. Perchè?
Questa è la nostra capacità di gestire, di reiserire, di evitare recidive, di proteggere?
E' questa?
si fanno uscire prima gli assassini...ma in caso di recidive dove tornano questi?
in caso di recidive chi ci rimette?
si fanno uscire prima, ancora prima.

Con questo sistema più delinquenti ci sono, più si riempiono le carceri, prima si fanno uscire, prima si verificano recidive, prima ritornano in carcere (almeno si spera) prima si riempiono e prima ancora vanno fatti uscire...e così via...
complimenti alla genialità.
In questo chi ci ha rimesso...le persone perbene, solo quelle...

Trattare tutto in modo uguale è molto, molto pericoloso, perché si perde la misura, si perde il peso, l'importanza delle cose...tutto uguale
tutto schiacciato in mezzo, tutto tiepido, niente è così grave...
...tutto uguale.

Molto pericoloso.
Cosa c'è di più importante della vita di una persona?

Tutto uguale, mescolare il buono col poco buono, a mio parere è equivocare strumentalmente. 
Questo serve a creare confusione nella testa delle persone che poi non sanno più distinguere, in modo che poi tutto diventa permesso.
Chi ruba una caramella non può essere paragonato a chi ammazza una persona.
Non è tutto discutibile, non è tutto opinabile.
Però fa comodo...a voi stabilire a chi.


Di questo ne ho parlato anche con dei politici recentemente, mi sono sembrati illuminati.
Spero che la realtà cambi.


Questo è il vero problema, manca la capacità. Anche a loro l'ho detto.
Manca la capacità, manca la voglia, manca la volontà di perder tempo, di fare la fatica di fare la cosa giusta, se non delinea proprio una ben precisa volontà.
Allora la questione si fa ben più oscura.

Essere giusti è faticoso, saper soppesare, saper "misurare" la gravità di un reato comporta impegno, fatica, tanta fatica...
l'incapacità o la mala fede portano sempre, costantemente, puntualmente ed inevitabilmente ai "tagli orizzontali"...tutti trattati non allo stesso modo, ma nella stessa misura...

Pericoloso, molto pericoloso.
Si sta parlando di cosa vogliamo, di che paese vogliamo.
Infatti si vede.

Il problema è il numero di detenuti troppo elevato? è così urgente?
due soluzioni "poco faticose" ma un minimo più eque:
- ridurre le pene per i reati minori
- facciamo uscire tutti quelli a cui manca qualche mese

non si riduce la pena a pioggia in modo uguale per tutti.

La buona condotta poi...
lo ritengo un istituto poco serio.

Qui si ringrazia il delinquente perché si è costituito, lo si ringrazia perché non rompe le scatole in carcere, lo si ringrazia per vari altri motivi.
Ci manca davvero solo il premio.

E la vittima?
di cosa la si ringrazia?
come la si premia?

vorrei tanto saperlo...

Qui si continua a mortificare le vittime e ringraziare gli assassini.
Allora devo ringraziarlo anche io?


Signori politici, signori legislatori, voi che pensate queste soluzioni geniali, ma se  succede a voi? cosa dobbiamo fare col vostro assassino o con l'assassino del vostro caro più vicino?

Non è vergognoso l'assassino che fa appello...lui tenta di fare il suo gioco tenta,  come ha già fatto ammazzando Beatrice, di ottenere quanto più può.

Il vero problema è consentirgli di farsi beffe della giustizia, e vi posso assicurare  che lo fa e continuerà a farlo.
Sinceramente cara giustizia tutta, gli assassini, i delinquenti come Parlanti vi stanno prendendo per il culo (scusate il termine, ma è così).
E ci stanno riuscendo proprio bene.

Ma non sentite il vostro lavoro come inutile?

Più di una persona mi ha detto "vien proprio una gran voglia di cambiare paese"...

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