giovedì 13 marzo 2014

Una ricostruzione per Beatrice



Domani 14/3 la trasmissione "Amore Criminale" (21,05 su Rai 3) racconterà Beatrice.Per me che l'ho vissuta da vicino, molto vicino, sarà un'occasione per capire cosa può essere percepito e cosa si trasmette alle altre persone che non hanno avuto contatto diretto.

Ringrazio in ogni caso le persone che abbiamo incontrato, professionali, serie e delicate al contempo.

Ringrazio anche perché è facile scordarsi o trascurare un nome o delle generalità su un documento, è facile trascurarle banalizzando in concetti come gelosia, raptus, ed altre - scusate il termine - minchiate, che non esistono nemmeno scientificamente.

E' facile trascurare una vittima per cui "ormai cosa ci possiamo fare?",
è facile quando questa persona non può più obiettare,
è facile nei servizi giornalistici,
è facile in quelli televisivi,
è facile in un'aula, dove - a tavolino - fondamentalmente si leggono delle narrazioni su di un nome...un po' come un thriller, magari commovente, ma in aula l'assassino è li che cerca di difendersi, la vittima non c'è, non può più dire come è andata realmente: quella sarebbe la vera versione da ascoltare o almeno da ricercare.

Ma quel nome corrisponde ad una persona, a cui è stato tolto non solo il sogno, ma anche la stessa e sola possibilità di sognare.


Ho scritto questa cosa per informazione e nella speranza che quanto hanno ricostruito restituisca un po' di spazio alla realtà dei fatti, delle situazioni e delle persone.
Spero che si possano comprendere i terrificanti momenti, le emozioni, tutto ciò che travolge un fatto come questo, non per pietà, ma per capire, perché comprendendo il dolore di una giovane vita spezzata da un massacro e da uno strangolamento, di altre vite cambiate per sempre, si può almeno cercare di affrontare un problema che riguarda la comunità intera.
Purtroppo a qualcun altro succederà ancora ed ancora, il fenomeno sembra non arrestarsi, anzi, per questo bisogna comprendere.


Perché non si possono condannare sempre due volte le vittime. 

Sulla fedeltà e l'efficacia della ricostruzione potrò confermare solo dopo averlo visto e magari  - anzi quasi sicuramente - lo commenterò anche.

Comprendo che non ci sia voglia di guardare o di continuare ad interessarsi a certe vicende tristi, anche a me piacerebbe non pensarci, lo comprendo, troppa tristezza e troppo dolore, ma sono costretto a viverlo ogni giorno.
Per questo sarà uno sforzo enorme guardare la trasmissione.

Chi se la sente, chi non vuole nascondere la testa, chi ha la forza per affrontare questi temi in modo equilibrato dovrebbe fare questo sforzo: informarsi e cercare di capire.


Lo faccio per mia sorella, perché rimanga memoria della sua forza, di quello che ha passato, di quello che nonostante certe atrocità, nonostante certe situazioni è riuscita a fare.

Insomma nella speranza che venga preso atto che è una storia di una persona vera e "normale"...

...purtroppo ancora oggi parlando con alcune persone sono emersi alcuni temi "arcaici" che servono a ghettizzare queste vicende come appartenenti a realtà di un certo tipo... invece ce ne sono molte, moltissime nella gente comune: persone belle e meno belle, intelligenti o meno, con uno status agiato o meno, in un contesto sociale piuttosto che in un altro, veramente di ogni situazione... ecco perché abbiamo fatto l'intervista, che assicuro è stata faticosa come una maratona. Non per altro.



6 commenti:

  1. Caro Lorenzo, vedrò sicuramente la trasmissione, anche se so già che sarà un dolore immenso. Spero solo che la ricostruzione sia veritiera e non troppo "teatrale", ma se può servire per altre donne per non cadere nella stessa trappola, ben venga anche questo.
    La trasmissione servirà a ricordare Beatrice e la sua vicenda, anche se lei, la sua gioia di vivere e la sua forza rimarranno per sempre nei nostri cuori a prescindere.

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  2. Ciao lorenzo,stasera io e mia moglie abbiamo guardato la puntata di "amore criminale" che racconta la tragedia disumana accaduta alla vostra famiglia...siamo rimasti ovviamente basiti,io ricordavo vagamente la vicenda,avevo visto di sfuggita qualche servizio sui telegiornali ma non avevo mai approfondito; dopo aver conosciuto meglio i contorni di questa disgrazia ho avvertito il desiderio di documentarmi ultriormente ed ho scoperto l'esistenza del tuo blog...provo una grandissima tenerezza nei confronti tuoi e della tua famiglia,mi sono chiesto quanto debbano essere larghe le spalle di un famigliare che deve sopportare una tragedia così intrisa di malvagità da parte di quell'orco (che purtroppo porta il mio stesso nome,anch'io mi chiamo Massimo) se mi concedi una considerazione al limite del grottesco,mi viene da pensare che,tragedia per tragedia, se tua sorella se la fosse portata via una malattia sarebbe stato molto meglio perché almeno l'immenso dolore che stai sopportando non sarebbe intriso di livore nei confronti di un destino così crudele,quel destino inspiegabilmente malvagio che ha armato la mano di quel verme...ti abbraccio con immensa tenerezza.

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    1. La ricostruzione è stata anche buona, poi specificherò più adeguatamente con un post. Capisco quanto dici, ma non voglio fare tenerezza a nessuno, perché intanto è Beatrice quella massacrata e poi ci sono tante persone in situazioni come la nostra. Sinceramente riguardo a Beatrice non sono d'accordo, lei doveva vivere una vita normale, secondo natura. Era un suo sacrosantissimo diritto. Massimo Parlanti ha voluto ottenere tutto ciò che voleva e che con le sue azioni, puntualmente, gli stava sfuggendo di mano. Lo ha voluto tutto insieme, ha trovato la sua soluzione, al solito peggiore del problema.

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    2. ciao Lorenzo,vorrei non aver scritto quella considerazione espressa in modo così maldestro...vent'anni fa una meningite fulminante si portò via la mia ragazza (con la quale ero andato a convivere tre mesi prima) era un grande amore,fu un dolore immenso...il tempo ha mitigato quel dolore,quella beffa della natura dovuta ad uno stupido batterio,(in seguito mi sono anche rifatto una vita...) volevo solo dire che,nel vostro caso, quando si perde una persona cara in quella maniera diventa ancor più difficile sopportare il lutto, perché bisogna sobbarcarsi quel supplemento di malvagità umana sconcertante che sta alla base dell'evento...sarebbe meraviglioso se in questo mondo ci fosse una corrispondenza universale alle nostre azioni del tipo che le cose brutte capitano solo a chi se le merita,è chiaro che a Beatrice spettava ben altro e che quel disgraziato dovrebbe stare in galera finchè campa...se fossi uno dei suoi due figli credo che non lo perdonerei mai,a torto o a ragione non ne sarei capace...quanto al termine "tenerezza" facciamo così: lo sostituiamo con "solidarietà..."

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    3. Carissimo, io lo so cosa volevi dire, sia riguardo alla "tenerezza" sia riguardo al paragone con la malattia, ho capito, ma non vorrei che altri fraintendessero. Mi dispiace tantissimo per la tua storia e sono convinto che non sia molto differente, la perdita di una persona cara, se prima di una "età ragionevole", lascia un vuoto pauroso di una persona che rimarrà speciale. Nessuna gelosia ci deve essere da parte di altri. La specialità dei nostri "angeli" è li, la vita lo sappiamo DEVE andare avanti, anche proprio per ed in onore di questi "angeli", che possono dare senso a cose che prima sembravano averne poco.
      L'altro giorno qualcuno mi ha chiesto "dove trovi la forza", questa è proprio una delle risposte: rendere giustizia intanto portando avanti e facendo fruttare i semi che ha lasciato mia sorella. Questo credo valga per tutti noi: se lasciamo dei semi, dei germogli che fioriscono o fioriranno poi, la nostra vita ha avuto un senso, altrimenti...cosa abbiamo vissuto a fare?
      In questo Massimo Parlanti ha già trovato il suo oblio da parecchio tempo e lo sta vivendo già da vivo...non trovo peggiore condanna. Non spero tanto che i suoi figli lo odino, ma lavoreremo perché imparino a proteggersi. Un carissimo saluto.

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  3. UN ABBRACCIO A VOI FAMILIARI E SOPRATTUTTO AI BAMBINI DI BEATRICE. UNA MAMMA FIORENTINA

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