mercoledì 5 giugno 2013

La Cice, il nuovo sole di giugno

Fra pochi giorni - il 7 giugno - sarà il compleanno della Cice.
Anche il cielo ci ricorda che qualcosa è cambiato...

Per me però resta il suo compleanno e non riesco a non pensare che non ci sia niente da festeggiare.
Infatti in ogni caso c'è da festeggiare.
Perchè la Cice c'è stata, ha fatto parte della vita di tante persone e sono convinto che tutte, indistintamente, siano contente che ne abbia fatto parte.

In particolare per me, è mia sorella: con la quale sono cresciuto e con la quale ho condiviso tantissime cose, ma veramente tante, come due fratelli che probabilmente qualcuno invidierebbe. Spesso mi ha aiutato, da piccoli, come sorella maggiore e responsabile, sì perché già allora era molto responsabile...come scordare le estati passate assieme liberi dagli impegni della scuola?

Naturalmente in gioventù ed adolescenza abbiamo avuto i nostri scontri, i nostri contrasti, come qualunque fratello adolescente, ma dopo il nostro rapporto è diventato veramente molto bello: ci cercavamo, ci ascoltavamo, ci raccontavamo...
negli ultimi due anni poi questo rapporto si era ancor più rafforzato, naturalmente lei si era liberata e poteva esprimere a pieno se stessa.
quando eravamo piccoli mi proteggeva...da grandi mi piace pensare che anch'io le abbia offerto qualcosa...evidentemente però non sono stato capace di proteggerla a sufficienza, e questo fa un male indescrivibile.

Tutti, credo, sono stati fieri di averla conosciuta, tutti sono stati contenti di averla conosciuta.

Tutti tranne un individuo che, incapace di qualsiasi affetto ed emozione, ha deciso di umiliarsi da solo più di quanto già non abbia gia fatto negli ultimi anni con le sue incapacità, ed in particolare negli ultimi due, precipitando in un inferno che si è confezionato da solo, con molta scienza e dedizione.
Volendo essere buoni si potrebbe augurargli di non rendersi mai conto della sua spregevole nullità, della sua vita buttata via e per di piú dannosa, perché una tale presa di coscienza sarebbe sicuramente la sua peggiore condanna.
Individuo che nelle foto di famiglia che abbiamo ritrovato non c'è mai...probabilmente il senso di vergogna per se stesso lo ha sempre avuto... ha iniziato a intrufolarsi nelle foto - già col volto trasformato del demone - con i bambini dopo la separazione, evidentemente per cercare di sfuggire al suo inevitabile destino di individuo mai vissuto, di spregevole nullità.


Al contrario mia sorella...eccola in questa foto in un pomeriggio passato allegramente con noi: una donna che di fronte alle avversità non si è mai arresa, non perdendo mai il filo del discorso e non perdendo mai il coraggio, disposta con serenità ed allegria ad accettare tutte le sfide, a mettersi in gioco.



Cice, da te ho imparato, con te mi sono divertito, mi faceva piacere venirti a trovare, mi faceva piacere quando ci invitavi ad andare al mare insieme, e sono fiero di aver dato quel piccolo contributo che ho potuto...veramente piccolo ed a quanto pare insufficiente...

Ti penso, ti pensiamo ogni giorno,...penso a ciò che avevamo ipotizzato di fare assieme...come una grande famiglia...
sei sempre un sole nei nostri cuori, dobbiamo solo imparare ad apprezzare questa nuova luce, questo nuovo calore, perché non ti preoccupare...non tramonterà mai.
 
Mi raccomando continua a darmi i tuoi consigli, continua...
Un altro bacione infinito.

3 commenti:

  1. Buon compleanno Beatrice
    Come afferma il Foscolo non si muore finchè siamo ricordati da chi ci ama
    Cristina

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  2. Per gli omicidi non dovrebbe esistere il rito abbreviato
    Che sia fatta giustizia Beatrice per te e tutte le altre donne uccise violentemente
    Agri di nuovo cara Cice.
    Un abbraccio ai tuoi bambini
    Cristina

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  3. Proprio oggi, mi ritrovo a scrivere su questo blog, nel giorno del suo compleanno.Io ho conosciuto Beatrice perchè i nostri figli hanno frequentato per 3 anni lo stesso asilo e poi la scuola elementare, fino a quando Lorenzo non ha cambiato scuola.Lorenzo era il migliore amico di mio figlio Andrea e ancora adesso me ne parla ...non so dirle ancora quanto dolore provo e cosa ho provato in quei momenti quando ho saputo... me la ricordo come lei tutte le volte di corsa a riprendere i figli all'asilo e poi a scuola ....e la gita che abbiamo fatto a Gardaland con i bambini alla fine della 1 elementare...mi ricordo che Beatrice sali' su delle giostre pericolossisime...era coraggiosa....A parole é veramente difficile esprimerle la vicinanza al suo dolore ma purtroppo so cosa vuol dire perdere un fratello (è successo anche a me) ti lascia dentro un vuoto , una senzazione di solitudine che nonostante siano ormai passati molti anni ti porti dentro e non riesci a colmare.
    La saluto con affetto e mando un bacione grandissimo ai bambini.
    Barbara

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