lunedì 22 luglio 2013

Affrontiamo il "femminicidio"... o come vogliamo chiamarlo

Il femminicidio, o comunque vogliamo chiamarlo, è una fra le peggiori manifestazioni della deviazione mentale di alcuni individui.
E' il lato più marcio dell'approccio alla vita di quelli come Massimo Parlanti: biechi manipolatori, inetti ma calcolatori, sprezzanti e presuntuosi, vigliacchi sanguisughe.
 In realtà sono dei poveri meschini che non hanno compreso la loro incapacità di costruire qualcosa - sostanzialmente, di vivere la vita - e si sfogano su coloro che ci riescono.
Perchè?
Perchè sono la dimostrazione più manifesta, lo specchio del loro totale fallimento come esseri umani e come uomini, come maschi, quali non sanno essere...in nessun senso.

E non capiscono, e finchè non capiscono non smettono, e se mai capiranno...la soluzione sarà quella che sarà...

Mi dispiace ma questi individui penso non siano degni di essere chiamati esseri umani: le bestie - delle quali l'essere umano dovrebbe essere il genere più evoluto - hanno coscienza e rispetto della vita, hanno dignità.
Le bestie hanno uno scopo di vita nobile, questi individui no e bussano alla porta di tutti succhiando quello che possono finchè ce n'è.

Perciò per quelli come Parlanti non provo nessun rispetto e nessuna pietà, mentre magari qualcuno va anche a trovarli in carcere.

Vorrei proprio vederli andare a trovare l'assassino della propria madre, sorella o figlia...con lo stesso animo benevolo. Anche se li conosce appena, ma gli sembrava una persona tanto perbene.
L'apparenza... che conta così tanto !

Rimango convinto che il pentimento non faccia parte del loro essere tant'è che le recidive sono impressionanti, anche dopo tanto tempo, anche dopo tante manifestazioni ed avvisaglie (e denunce).
Sia ben chiaro non nego il diritto al pentimento, ma hanno tanto, tanto, tanto, tantissimo da dimostrare,... ma proprio tanto e non basta una letterina di intenti ancora contorti e subdoli...

Vi segnalo a tal proposito la trasmissione che c'è stata in diretta streaming l'altra settimana sul sito de "Il fatto Quotidiano", ecco il link: 
IlFattoQuotidianoTV - Trasmissione Violenza sulle donne: Le domande e le risposte 



La trasmissione è stata molto interessante e seria, il conduttore serio e ponderato, le persone intervenute mi sono sembrate competenti, in particolare molto preparata mi è sembrata la giornalista (credo collega di David Perluigi - il conduttore), c'era anche Riccardo Iacona: però...
però: non ho trovato risposte.
Sarebbe interessante vedere anche qualche giudice ogni tanto in questi incontri...

Gli interventi sono indiscutibilmente utili ed interessanti, ma le risposte... le risposte continuano a mancare. Spesso si assiste a tanti monologhi, una passerella dove gli intervenuti mettono in vista il loro campo, il loro operato: ratifiche, finanziamenti, libri, prevenzione,... tutto giusto e molto bello, ma il fenomeno continua indisturbato...
assolutamente indisturbato.

Mi sembra che ci sia molta concentrazione sui mezzi e non sui risultati.
Avete contato gli omicidi anche negli ultimi giorni?

Nell'occasione ho chiesto il perché alcuni politici vanno in carcere a trovare gli assassini e non vanno invece a trovare vittime e parenti?
La risposta a questa domanda, non me ne vogliano redazione, autori e conduttore, è stata inesistente.
Probabilmente non è stata compresa.
Ma non mi è sembrata pertinente la ratifica della convenzione di Istanbul...per questa domanda.

La domanda mirava a porre la questione:
se qualche politico va in carcere a trovare gli assassini facendo lo sciopero della fame perchè gli assassini stanno scomodi in cella, ...perchè nessuno racconta dei sogni di una donna come Beatrice che dopo tanta fatica aveva ritrovato la libertà da un individuo incapace di amare - e non solo in senso affettivo - e la gioia di vivere, che un mostro assoluto le aveva piano piano tolto.

perchè nessuno si preoccupa di tutto quello che travolge la vita di chi rimane?
avete idea della valanga che travolge chi rimane?
avete la benchè minima idea di quello che si deve sopportare e sostenere?
avete idea del fatto che una famiglia normale può andare in rovina? rovina economica, di sogni, rovina psicologica...
questi sono effetti collaterali sulla società che nessuno considera
avete idea che un figlio cresciuto con un certo modello può ripeterlo ed essere lui il prossimo?
avete idea?
ve lo posso spiegare p e r f e t t a m e n t e !


Se non bastasse, lo stesso Iacona ha detto: "questi soggetti difficilmente si pentono"
... quindi...
altri problemi quando escono!!!!


Non ho timore di spiegare e raccontare...non abbiamo niente da nascondere..noi.

E ve lo posso assicurare...chi non ci passa non ha la benché minima idea di come cambia la vita...di punto in bianco, senza averlo scelto, col dolore addosso,
avete idea di quanto si deve combattere per non essere risucchiati dalla scia di devastazione che questi individui dall'animo marcio lasciano dietro di sè?
avete idea di come continuano anche dopo a cercare di trascinare le persone nel loro baratro di devastazione?
e vengono perfino aiutati a farlo...

Chi li aiuta, abbracci pure il loro devastante oblio, è una loro scelta, ma non li aiuti a trascinare nel baratro gli altri: questa è complicità.
E spero tanto che la giustizia non abbocchi ad un amo tanto macroscopico quanto inconsistente e subdolo.

Queste conseguenze anche la politica può affrontarle.
Per questo mi concentro sulla domanda alla quale non ho avuto nessuna risposta: venite signori a vedere le vittime, venite a conoscerele, a conoscere chi è rimasto, venite a vedere come se la cava da solo o con l'aiuto di una schiera di meravigliosi parenti ed amici, chi è rimasto.
Ma guardate come è rimasto...
Ma le leggi, le procedure, la tutela delle persone ingiustamente travolte,...
dov'è ?

Venite a vedere come cambia la vita della gente grazie a questi mostri senz'anima.
Venite ...per vedere come se la cavano persone normalissime, e come cambia la loro vita per almeno i prossimi 15 anni
...o per tutta la vita...

Come il marciume di una persona può dilagare ed investirne almeno altre sette.

Venite, ma dovete avere la pazienza di ascoltare, per una volta... ascoltate, non pronti a dare una risposta che non risponde, che non consola, che non rassicura nessuno, una risposta autoreferenziale.

Per favore ascoltate e non mettete in primo piano l'occasione per mettere la bandierina del proprio colore su un'idea, su documento...
Vi assicuro che certe cose sono a costo zero, certe leggi non hanno impatto economico, ma ridanno un pezzettino di vita a chi ne ha perso già un pezzo.

Per favore questo vi chiedo di iniziare a fare: ascoltare.

2 commenti:

  1. http://www.repubblica.it/cronaca/2013/07/27/news/la_mia_vita_prigioniera_in_fuga_dall_amore_violento-63797621/


    le vittime stanno in gabbia, i predatori sono liberi...

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  2. Caro anonimo, ti ringrazio per aver segnalato questo articolo che è purtroppo l'emblema di come il femminicida tira con sé chi può, nel vortice della distruzione che ha dentro. Questi hanno il vuoto dentro e non gli importa niente di niente, nemmeno di loro stessi: sono convinti che il loro riscatto dell'incapacità di vivere sia solo distruzione di quello che loro non riescono a costruire.
    E non si fermano. E come sempre chi è nel giusto ci rimette inevitabilmente...la vita: se resti vivo ti cambia per sempre, sennò riescono anche a portartela via. E non si fermano finchè non l'hanno fatto, perché diventa il loro scopo di vita, perchè non avendo una vita loro riescono solo a pensare di prendere quella degli altri.
    Intanto due giorni fa un'altra donna è morta.
    E si continua...e non cambia niente...
    speriamo che presto cambi, altrimenti saremo solo buoni a contare le vittime...non è un gran risultato.

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