sabato 6 luglio 2013

L'udienza è fissata, la giustizia sarà giusta?

Purtroppo non ho potuto scrivere ultimamente per via di alcuni impedimenti, ma continuo e continuerò a scrivere, perché voglio che tutto sia chiaro e limpido, che tutto sia noto.
Proprio il contrario di ciò che vuole Massimo Parlanti, l’assassino spietato e senza alcun rimorso, sì perché questo è ciò che dimostra di essere ogni volta…ogni singola volta.

Come sempre ha fatto, lui separa le persone, offre visioni parziali e distorte, ci parla o scrive con tono placido ed affabulatorio alternando vittimismo ed imperio, elogiando se stesso a nome di altri…tutto per i suoi fini, per tentare di autoaffermarsi, per rimanere informato, per macchinare in continuazione.

Se così non fosse, le sue azioni e le sue stesse parole non sarebbero così striscianti, melliflue, subdole e contorte… fra le richieste non ci sarebbe la complicità delle persone a cui si rivolge, non farebbe richieste ambigue e doppie, al limite del demenziale.

Così come ha sempre fatto, ha continuato a farlo anche dopo il massacro che ha deciso di mettere in atto, volontariamente, scientemente e, tutti ne sono convinti, in modo premeditato. E continua tuttora a farlo dal carcere: scrive solo a qualcuno… mellifluo strisciante e risoluto nel vendere la sua distorta verità. Nel prossimo post lo racconterò più in dettaglio.

Atteggiamento da manuale della perfetta viscida vigliaccheria.

Vi sembra dispiaciuto uno che continua a fare così?
Vi sembra mosso da sincero pentimento?
Vi sembra mosso da autentica “buona volontà”?

Non ha mai mostrato né rispetto, né dispiacere, né pentimento per ciò che ha fatto a Beatrice, ma neanche quella buona volontà che intende dimostrare strumentalmente facendo scrivere agli avvocati una letterina di intenti (vanno tanto di moda), al solo scopo di convincere i giudici.
Va letta bene quella letterina…

 
L’udienza è stata fissata.
Voglio proprio vederlo il 26 settembre in aula. Il suo atteggiamento sarà molto ben costruito.

Voglio proprio vederlo, col suo atteggiamento, col suo sguardo, con lo stuolo di difensori, con i fatti mai spiegati e con i fatti distorti, con le evidenti contraddizioni, con la non verità che ha confessato, con le fandonie, con le molteplici versioni che ha dato dei fatti.

Voglio sentire le nefandezze che verranno dette in aula.

Voglio proprio vedere se in aula avrà il coraggio di spiegare di persona tutto quello che non ha ancora chiarito, tutto quello che i fatti contraddicono, tutte le contraddizioni delle sue versioni…insomma se avrà il coraggio di raccontare la verità con la sua voce, con la sua faccia oppure continuerà ad essere il codardo che ha dimostrato di essere.

Voglio proprio vedere come e quanto e fino a dove un individuo possa cercare di ingannare tutto e tutti…d’altra parte non c’è da meravigliarsi di niente, dopo l’aver presentato ben due documenti falsi ad un giudice.
 

Un individuo inutile a se stesso e dannoso per gli altri.
Chiunque lo ha incontrato ha ricavato un danno. Massimo Parlanti distrugge tutto, dal lavoro (se mai ha saputo o capito cosa fosse) in proprio e come dipendente, alle relazioni sociali, alla famiglia, anche agli oggetti stessi, noncurante del valore delle cose e noncurante delle conseguenze…tanto c’è chi rimedia.

Voglio proprio vedere la giustizia giusta, voglio capire qual è il valore che viene dato ai fatti, voglio proprio vedere quanto vale la vita di mia sorella, una persona dignitosa e degna di ogni rispetto, a confronto con l’incomodo del suo assassino, che ha cercato in tutti i modi…in tutti i modi di sottometterla, umiliarla e piegarla alla sua inutile ed infantile dannosità, fino a che ha deciso di ammazzarla…e nonostante ciò Massimo Parlanti, l’assassino, continua a comportarsi come prima, continua nel suo sprezzante atteggiamento.
Un individuo inutile a se stesso e dannoso per gli altri.

L’assassino lo sa: lui fa tutto per autoaffermazione ma, nonostante tutto quello che di abominevole riesce ed è riuscito a mettere in atto, non si è guadagnato il rispetto di se stesso.

Il timore è che si continui a ragionare come nel medioevo...così dimostrano ancora certe istituzioni, leggete qua:
 
Voglio proprio vedere se i giudici e la giustizia si faranno ingannare dalla viscida macchinosità dell’assassino, dalle paroline giuste al posto giusto della schiera di avvocati che si può permettere, pur non possedendo quasi niente (così sostanzialmente ci dicono), oppure se danno peso ai fatti, alla pericolosità di un soggetto squallido, se danno e quale valore danno alla vita di una donna meravigliosa - mia sorella in questo caso.

Questo è un responso che farà riflettere molto.
 
 
 

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