domenica 20 ottobre 2013

Beatrice: la nuova essenza in poche parole.

"Se vuoi essere amato, inizia ad amare te stesso"

Questo era l'ultimo "stato" della Cice nel suo profilo di Skype.
Queste parole la dicono lunga.


Ogni volta che apro Skype lo leggo e mi vengono in mente tante cose, ma soprattutto due:

la prima è che fino all'anno prima viveva con Massimo Parlanti, il suo assassino, che non è mai stato in grado di provvedere a niente non è mai stato in grado di mandare avanti la famiglia, che si teneva insieme grazie alla forza ed alla pragmaticità della Cice: una forza che solo dopo abbiamo scoperto quanto era grande.
Tanto grande quanto è piccolo ed insignificante Parlanti, l'assassino.
Parlanti che non è tuttora in grado di essere indipendente e lo dimostra ad ogni piè sospinto...a questo punto credo che non imparerà mai ad esserlo:... è un po' troppo tardi.
E questo lo rende realmente ancora pericoloso: chi non sa badare a se stesso (né tantomeno agli altri) è destinato a sopravvivere da parassita, seminando distruzione.
Questo è un semplice ragionamento logico-deduttivo.

Quelle parole la dicono lunga anche sui meccanismi di Parlanti per cercare di demolire l'autostima di chi gli sta attorno, la dicono lunga sulla incapacità di voler bene alla sua famiglia, sull'incapacità di amare, sull'incapacità di essere uomo... in ogni senso.


Mi sento però da un lato felice, perché quelle parole raccontano di come si stava sentendo, del fatto che lei era pienamente emancipata, del fatto che aveva riscoperto la vera se stessa, che si era potuta togliere di dosso un fardello e tornare a splendere, era tornata infatti in forma smagliante, era tornata ad amare se stessa ed era tornata ad essere amata veramente!
Strano, il misero Parlanti ha avuto il coraggio di denigrare Beatrice, anche durante l'interrogatorio, lui, incapace anche di essere uomo. Probabilmente doveva fare così per non sentirsi quello che è realmente. D'altra parte si magnificava e millantava con tutti, salvo poi piagnucolare se gli facevano notare che sbagliava e nel contempo... macchinare.
Un adulto, viziato all'ennesima potenza che avrebbe preteso anche di "presentare il conto" dei lavoretti fatti in casa negli anni.
Che poi li ho visti...che lavoretti..

Senza alcun dubbio, col senno di poi, è stato proprio l'assassino con la sua crescente condotta miserabile a permettere a Beatrice di rendersi conto e di liberarsi.
Perché ricordo che lui l'ha tradita, lei gli ha dato un'altra possibilità...inutile, come ogni atto di fiducia che chiunque gli ha immeritatamente donato.

Non cancellerò mai il contatto skype della Cice: queste parole devono restare per ricordare e riflettere.
Per tutte queste sensazioni tremende, ma anche di sollievo che almeno la Cice ha conosciuto i veri uomini, il vero amore, la rinascita da un abisso cupo e gelido contro il quale ha lottato vincendo assolutamente, mentre l'assassino nel cercare di trascinarla giù ha perso definitivamente la dignità di padre, la virilità, la dignità di uomo e la dignità di essere umano.

Cice ti voglio tanto bene, ti penso e ti sogno e sono fiero di essere tuo fratello, fratello di una donna che è riuscita a far crescere qualcosa dove c'è terra bruciata, fratello di una donna che ha saputo ricostruire tutto, molto molto meglio e più felice di prima.

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