martedì 22 ottobre 2013

Perchè certe cose si devono sapere - parte 2


La mattina del 7 novembre saremo a Pistoia per l'udienza.
Si avvicina l'udienza, desidero continuare nell'illustrazione dei fatti, "così giusto per ricordarlo" direbbe qualcuno, io invece dico: perché non ce lo dobbiamo scordare! perché viviamo tutti nello stesso mondo e perché dovremmo essere presenti e ben svegli rispetto a ciò che ci accade attorno, non aspettare sempre che ci pensi chi dovrebbe...
Sembra strano ma, potete credermi, proprio un anno prima avevo riflettuto su questo:
"Rinuncia a qualche certezza, mettiti in gioco, se vuoi che qualcosa cambi, inizia a cambiare".
Magari un'altra volta ne parliamo...ci avevo già riflettuto...e questo fa ancora più male.

Riprendiamo.
Mi perdonerete se ripeterò qualche cosa per riallacciarmi.

Parlanti non mostra il benché minimo pentimento per ciò che ha fatto, l'unico dispiacere che esprime - sincero perché intercettato - è per aver "interrotto il paradiso" con la sua nuova compagna, nel dire questo specifica che sarebbe stato disposto ad abbandonare i figli per la loro nuova storia.

Mi domando perché non l'abbia fatto, ma abbia deciso di distruggere tutto: la vita di Beatrice e per l'appunto quella dei suoi figli che avrebbe comunque abbandonato.
Un demone ha più coscienza.

La personalità manipolatoria, egoistica e superficiale appare anche dalla descrizione fatta nel fascicolo di un Signor Giudice, che ha seguito la vicenda informandosi, sentendo le parti e con mezzi propri, ha esaminato i fatti ed entrando nel merito del suo ruolo ha chiarito per filo e per segno ogni passaggio, limpido ed esaustivo.
Solo alcune citazioni
"Il comportamento tenuto dal sig. Parlanti rappresenta un esempio dell'esercizio controfunzionale delle situazioni giuridiche soggettive date dal proprio ruolo di padre giacchè il singolo persegue, attraverso il proprio potere decisionale, finalità personali in conflitto con l'interesse dei minori e, prima ancora con io diritto alla propria genitorialità."

Se non fosse chiaro ditelo, lo chiarisco meglio.
Basta?

Voglio continuare
"Indici rivelatori della condotta contraria ai doveri genitoriali del sig. Massimo Parlanti"
sono i seguenti
"Il sig. Massimo Parlanti ha prima prestato il proprio consenso ad autorizzare l'iscrizione di ..... e di .....presso la direzione scolastica di Campi Bisenzio, salvo in seguito revocarlo senza alcuna giustificazione apprezzabile ed a distanza di oltre tre mesi...giova ricordare che la revoca del consenso...si è tradotta per i minori in un situazione di forte disagio e stress..."
...
"...tale comportamento si inserisce in un contesto di inadempienze da parte del Parlanti rispetto alle previsioni di cui alla separazione consensuale,...non risulta aver versato gli importi pattuiti per il mantenimento dei figli e non ha rispettato neppure gli accordi previsti in caso di costituzione di un nuovo nucleo familiare."
...
"il sig. Parlanti ha sempre anteposto una visione egoistica del problema ...tale atteggiamento si è riscontrato anche nel presente procedimento nel quale ha rifiutato la proposta del Giudice...la ricorrente (Beatrice), al contrario si è dichiarata disponibile..."

Queste sono parole di un atto pubblico.
Questo solo per dire che non sono io, fratello di Beatrice, a demonizzare questo individuo, perverso fin nel midollo del suo animo e del suo ragionamento.
Riassumo con parole mie: l'ego di Massimo Parlanti è tale da renderlo incompatibile col ruolo di genitore. Ed aggiungo che pertanto non è in grado di provvedere ai suoi figli, come non lo è mai stato...ora ne abbiamo le prove. 

Beatrice aveva fatto testamento, proprio nell'interesse dei bambini, per sottrarli alla pericolosità di un individuo di questo stampo: ha lasciato tutto ai suoi figli, esprimeva la volontà che i figli stessero con noi, proprio perché Parlanti anche prima di diventare assassino, era indegno per la sua personalità truffaldina, e mistificatrice, per aver dissipato un patrimonio ingente (vicino al milione di euro) in pochissimo tempo, perché Beatrice stessa aveva scoperto che l'assassino aveva prodotto documenti falsi in banca, aveva falsificato varie firme già in passato, aveva sottratto fondi all'impresa, aveva commesso un furto.

Questo ha detto la Cice nel suo testamento, queste sono le ragioni ed insieme l'essenza di Massimo Parlanti.

Il Giudice lo chiama "sig." giustamente non poteva fare altrimenti ...io vedo solo un demonio con l'occhio spento, la coscienza nell'inceneritore e la mente sempre in affanno ad organizzare e mistificare a solo pro del suo ego enormemente spropositato.

L'unica cosa di cui è capace questo individuo è consumare, succhiare e distruggere tutto quanto al suo passaggio, senza l'ombra di alcuno scrupolo, la perfetta incarnazione del parassita che vive solo di distruzione e finchè può, distrugge.

2 commenti:

  1. Il giudice che citi è quello che era piaciuto tanto a Beatrice. Il suo post del 9 novembre cosi' recitava "GIUSTIZIA E' FATTA: da lunedì finalmente inizia una vita scolastica normale per i miei bambini che andranno a scuola vicino a casa!!!! Questo Giudice mi è proprio piaciuto!!! " La diagnosi dell' assassino fatta dal giudice non lasciava presagire niente di buono, ma chi poteva mai immaginare che da li' a un mese sarebbe avvenuta la tragedia? purtroppo nessuno......purtroppo.....

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  2. Caro Paolo, si questo Giudice era piaciuto a Beatrice, vien da pensare "certo, le ha dato ragione", ovviamente ci può essere questa componente, ma soprattutto lei ha apprezzato che questo Signor Giudice sia riuscito a leggere, ad affrontare la situazione in profondità, non con la superficialità che qualcun altro in precedenza aveva sbigottito tutti, si è informato, con i mezzi a sua disposizione, ha ascoltato, si è chiarito la situazione, ha chiarito la sua posizione, ed ha chiarito il suo provvedimento con una premessa disarmante per competenza, coerenza, limpidezza e legittimità. Si si è premurato anche di chiarire il contesto in cui lui stesso si inseriva, si è premurato di valutare tutto...ripeto tutto quanto!
    Contrariamente a quanto è stato fatto in precedenza, con una superficialità disarmante, quella sì che ha alimentato ulteriormente l'ego e la percezione di invincibilità dell'assassino, che con un capriccio ed documento falso era riuscito ancora una volta a spuntarla...
    questo è molto, molto grave: la superficialità complice di una mente perversa.
    Un errore fa molto arrabbiare, ma la superficialità è intollerabile quando si decide della vita delle persone.

    No, caro Paolo, non si poteva immaginare quello che sarebbe successo, anche perché la nostra mente è restia a pensare che una persona possa arrivare a tanto, invece questo individuo c'è arrivato, e nel modo peggiore: più vile, viscido, cruento e spregevole per Beatrice e per i suoi stessi figli...un mostro incurante di tutto.

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