mercoledì 30 ottobre 2013

Cice ricordi?...

Cice, ricordi le giornate passate ad aiutarti con la legna, a fare lavoretti in casa tua per rimettere a posto le cose?
Io con immenso piacere, mi dava proprio un senso di rinascita, tu ancora li non eri felice come nell'ultimo periodo, eri un tesa, ma si vedeva che con noi ti rilassavi,... ti sentivi "a casa" per davvero, ma si sentiva il tuo senso di alleggerimento da un peso terribile...che non avevamo idea di quanto lo sarebbe stato...
...tutti noi con babbo e mamma, con i bambini, Tiziana, poi restavamo a pranzo e si chiacchierava... abbiamo passato le più belle domeniche che io ricordi.
Grazie anche di questo.
Aiutarti, per il poco che potevamo fare, mi ha sempre dato una bellissima sensazione, la sensazione di poterti essere utile lasciandoti la sensazione di "lo facciamo con piacere" non c'è niente da ricambiare.

Io lo so che in realtà non ti sentivi così libera di chiederci le cose che magari avresti voluto, anche per un condizionamento che veniva da lontano, me ne sono reso conto più di una volta...quando ho dovuto insistere per darti un aiuto che non mi costava niente, anzi...
...anzi il piacere era mio di poterti dare qualcosina e magari stare un pochino insieme "liberamente".

Sono proprio contento, l'ultima domenica che siamo stati insieme, di aver detto "tutte le cose che devo fare in casa, lavori e lavoretti...possono aspettare", così ho poggiato in casa le cose che avevamo appena comprato dai cinesi e sono rimontato in macchina con te e tuo figlio e siamo tornati da babbo e mamma ed abbiamo passato il pomeriggio tutti insieme, grandi e piccini.
Almeno questa cosa l'ho fatta giusta: non mi sono lasciato trascinare da "ciò che dovevo fare", ma ho scelto ciò che "volevo fare" ed abbiamo passato una domenica normalissima, ma sublime. Tu puoi capire.


1 commento:

  1. Purtroppo la vita frenetica di tutti i giorni, spesso, direi TROPPO SPESSO, ci fa tralasciare un aspetto importante della nostra esistenza: le RELAZIONI con gli altri. I troppi impegni (peraltro spesso legittimi perche' legati al mondo del lavoro o ad esigenze familiari), ci tolgono spazio di tempo preziosissimo che invece potremmo dedicare a chi ci sta accanto: genitori, figli, mariti/mogli, fidanzati/fidanzate, amici. Poi pero', d'improvviso ma ormai troppo tardi, ci rendiamo conto che se avessimo dedicato a queste persone un po' piu' del nostro tempo, avremmo fatto la cosa piu' giusta e piu' preziosa.
    Devo dire che Beatrice ha rafforzato tanto in me un concetto che ho sempre condiviso in passato, ma che poi, purtroppo, ho messo poco in pratica: "cerca di vivere al massimo le relazioni con le persone care".
    Il tempo che ci è concesso di vivere non è infinito: cerchiamo di riservarne una buona parte a frequentare le persone che piu' ci stanno vicine e che piu' ci vogliono bene.

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