venerdì 15 novembre 2013

L'assassino ringrazia, la società impara

L'assassino - Massimo Parlanti - ringrazia, si, ringrazia.
Ringrazia il giudice, ringrazia gli avvocati, ringrazia la legge, si la legge che ha del ridicolo.

Sull'approssimazione che a tratti hanno avuto le indagini, scenderò in dettaglio in seguito, e farete le vostre valutazioni.
Mi dispiace, perché fra gli inquirenti ho trovato alcune persone valide, ma c'è rimasto molto da dire.

Dobbiamo leggere le motivazioni della sentenza, ma il concetto espresso in aula dai difensori è stato: "Beatrice è morta e non può tornare, però ormai è così cosa ci possiamo fare? Signor Giudice, lei ha la grossa responsabilità di scegliere se voler dare una seconda possibilità all'assassino, se lo condanna a troppi anni, di fatto non avrà altra possibilità..."
E questo è stato...

L'idea è questa?
L'idea è "ormai l'ha ammazzata, non possiamo tornare indietro...pace? che ci possiamo fare?"
se è questa, abbiamo imparato una cosa importante oggi...

Ora Parlanti un'altra possibilità l'avrà, si proprio la possibilità che Beatrice non ha, la possibilità , sì di fare altri danni...di mettere nei guai altre persone...se era questo l'obiettivo...centrato in pieno! complimenti.
Prego di prendere nota già da adesso.


Di sicuro ieri questo Giudice è stato artefice di un grande insegnamento, insegnamento sulla giustizia italiana e insegnamento di vita, molto prezioso.
Ne farò tesoro, sicuramente.

Poi vi parlerò di un altro Giudice, si un altro che ha preso parte alla vicenda di Beatrice, le cui valutazioni evidentemente non sono state prese in considerazione ieri...

La legge.
Il rito abbreviato garantisce 1/3 di sconto della pena.
La buona condotta garantisce 1/4 di ulteriore sconto
Poi ci sono altri strumenti ancora per cui un assassino come Massimo Parlanti potrà uscire dopo 9 anni, quindi 8, perché il primo lo ha già scontato con noi.
Sarà sicuramente soddisfatto, oltre che di aver eliminato Beatrice, di aver trascinato a questo punto anche noi.

Forse era questo l'obiettivo: farlo uscire prima che i bambini diventino maggiorenni.


Io...noi, non ci faremo consumare dall'odio, non diventeremo come Massimo Parlanti, che anche col sorriso beffardo e di sfida, ieri aveva il volto trasfigurato, con gli occhi incavati nel suo teschio, più visibile che mai, consumato da dentro.
No, noi vogliamo vivere la nostra vita e non farcela rovinare anche noi, non vogliamo far dilagare a macchia d'olio l'assurda, meschina capacità di distruzione di Massimo Parlanti.

Lui che non si rende conto, lui e la sua probabile gioia del fatto che gli è andata bene per l'ennesima volta nella vita grazie al solito grande aiuto, lui si sente vincente, lui grazie a chi lo protegge sempre, a chi ci mette la solita enorme pezza e pacco di soldi a tamponare...
d'altra parte signori questo è il mondo, questa è l'Italia.

Massimo Parlanti, ricordatevelo bene questo nome, ricordate bene la sua faccia col sorriso beffardo, perché fra qualche anno ve lo potrete trovare già accanto per la strada, pronto a succhiare quello che può, mellifluo, viscido, calcolatore e parassita, assassino.
Sicuramente cercherà di nuovo noi ed i bambini.

Altrettanto sicuramente né noi, né i bambini dopo quel medesimo tempo potremo rivedere Beatrice.
Grande giustizia, grande insegnamento.

Sono queste le esperienze che ci fortificano, che ci forgiano, che insegnano, che cambino la nostra società. Certamente, la cambiano e se il carcere dovrebbe essere anche rieducativo, la giustizia non dovrebbe essere educativa?
Allora, cosa abbiamo imparato ieri?

9 commenti:

  1. Anni fa per gli omicidi efferati era "fine pena MAI" adesso si sono scambiati i ruoli "fine pena MAI" è solo per chi ha perso in maniera tragica per mano di un assassino una persona cara...E' una vergogna.
    C'era un bell'articolo ieri su La Repubblica" riguardo questa sentenza e sui femminicidi.
    Ironicamente il giornalista scriveva ".....forse il femminicidio alla fine diventa quasi conveniente...Cristina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo cara Cristina, il fine pena mai esiste davvero solo per le vittime, poi mettiamoci rito abbreviato, sconto per buona condotta, semilibertà...la pena effettiva si può sempre calcolare nella metà di quella comminata. Ed i giudici lo sanno. Non mi vengano a dire "è la legge" e basta, la legge è una pietosa schifezza, che protegge i colpevoli, ma chi la applica ne conosce i risvolti pietosi e deve andare alla sostanza. Se non si ha il coraggio di dare alla vita il giusto valore, si cambia mestiere.
      Di sicuro inaccettabile è il concetto "ormai Beatrice non torna più, cosa ci possiamo fare, ma ha la grande responsabilità di dare o meno una seconda opportunità all'assassino", inaccettabile sentirlo anche in un'aula di tribunale...non capisco perché il giudice abbia consentito di dirlo.
      L'assassino l'ha data una seconda possibilità a Beatrice? no, la vuole lui? e l'ha ottenuta, ora chi l'ha deciso ne ha la responsabilità morale (perché ha solo quella purtroppo) di ciò che ha deciso.

      Elimina
  2. Prima che esca, portate all'estero i bambini e fateli ritornare solo dopo che saranno maggiorenni.
    Andrea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo vorrebbe dire fuggire per paura. Il vero problema sarà invece appena maggiorenni: omo e donna per legge, ma molto fragili al cospetto di un padre mellifluo e subdolo...l'unica vera soluzione è fornirgli per tempo il decoder per fare la loro scelta da adulti liberi e maturi

      Elimina
    2. A parte qualche errore di battitura, quanto ho scritto è quello in cui credo. Poi se andranno all'estero per studio o altro è un altro discorso (fra l'altro il periodo lo suggerirebbe caldamente). Comunque ti ringrazio per la premura, caro Andrea, non credo di conoscerti, ma evidentemente conosci l'assassino.

      Elimina
  3. ...una seconda possibilità?????????Non ne ha avute abbastanza in 44 anni <mr.<parlanti????Un abbraccio forte forte a tutti voi
    Cris

    RispondiElimina
  4. No comment davvero, mi spiace che dobbiate sopportare l'ingiustizia di una condanna cosi lieve. Fate bene a guardare avanti e spero che possiate fare appello e in ogni caso continuare la vostra vita al riparo dal male portato da questo povero disgraziato.

    RispondiElimina
  5. caro lorenzo conosco la tua famiglia e ti posso dire che a la malagiustizia non c'è mai fine. auguri

    RispondiElimina
  6. Non ho capito chi sei né se ti conosco, ma non serve che me lo ricordi qualcuno...lo abbiamo vissuto direttamente e lo stiamo vivendo tuttora. Abbiamo visto la miseria di un sistema giudiziario da terzo mondo e la superficialità (per non pensare altro che porta a complicità) dei divi togati... in vari sistemi. Chiaramente non tutti, ma tutto è lasciato in mano al singolo. Se hai culo di trovare uno con serietà e coscienza puoi ritenerti vincitore alla lotteria. Altrimenti hanno vita facile solo i delinquenti. Perciò non ho più molto da imparare.

    RispondiElimina