domenica 17 novembre 2013

Un Signor Giudice, degno del massimo rispetto

Ho deciso di rendere onore ad un Giudice, questo si, un Signor Giudice e non solo, direi un Signor Ufficio.
Non farò nomi, per rispetto nei loro confronti, però mi fa piacere, ma soprattutto mi sembra giusto, giustissimo e doveroso rendere onore al merito.

Lo faccio adesso perché a breve non sarà più il riferimento per le questioni di tutela dei bambini, lo faccio adesso perché già da adesso non ci sarà più nessun atto formale che competerà a questo ufficio, quindi solo ora mi sembra corretto ed opportuno.


Non si può sempre frignare e denunciare solo quello che non va e lasciare nell'ombra quello che invece funziona, e soprattutto le persone di valore.
Bisogna rendere onore al merito, bisogna far capire che non tutto è marcio e non tutto è indignazione, non tutto è negativo.

Perché?
perché si rischia di non essere più credibili;
perché parlando solo del negativo per denunciarlo, stranamente il negativo lo si alimenta ancora di più; 
perché si dà speranza.


Sto parlando del Giudice Tutelare di Pistoia e dell'Ufficio della Cancelleria di Volontaria Giurisdizione di Pistoia.
Ho trovato in questo Ufficio, un giudice, dei funzionari e degli assistenti (parlo al maschile in via generale, ma ho conosciuto tutte donne tranne il giudice - che fra l'altro ho visto una sola volta) che meritano soprattutto rispetto, rispetto per la professionalità, ma anche per le qualità umane.
A questi voglio aggiungere anche i Servizi Sociali di Montecatini, per onore di cronaca.

Non perché mi abbiano fatto qualche piacere, non perché abbiano bypassato delle procedure, niente di tutto ciò, ma solamente perché ho riconosciuto in loro delle qualità professionali, umane e di ragionevolezza che molti tendono a sottacere quando si parla di pubblici uffici.
Purtroppo spesso non ci si rende conto quanto gli uffici pubblici vadano avanti grazie alle persone armate di buona volontà; tutto sembra fatto per rendere la vita impossibile ed il lavoro più complesso, e loro riescono ugualmente a svolgerlo, il loro lavoro, anche con un sorriso oppure anche con il semplice buonsenso di persone che hanno a che fare con altre persone.

La complessità di talune pratiche a mio parere resta ingiustificata, ma l'uso di strumenti strabilianti quali l'e-mail ha reso possibile la razionalizzazione.

Il contrario di quanto mi è successo in un'altra cancelleria in cui sono stato rimbalzato fra quattro assistenti la cui elasticità mentale aveva paventato lo scenario di prendere un permesso da lavoro per andare da loro a ritirare un'attestazione per prendere un altro permesso... una logica fulminante!

Finché anche li, all'ultimo passaggio ho trovato due persone professionalmente ragionevoli ed illuminate, per cui abbiamo risolto agevolissimamente il problema.
Bastava accendere il cervello.

 
Non è piaggeria, ripeto, non avrò più niente a che fare con questo ufficio e dico questo solo ora proprio per questo motivo.

Fra poco la competenza si sposterà a Firenze, vedremo come andrà. Vi riferirò.
Intanto buona giustizia a tutti.

A questo proposito vi invito a leggere questo articolo che mi ha reso noto una persona informata:
Strangolata - Dimezzata la pena in appello e la cassazione conferma
Se succede alla figlia di un giudice voglio vedere come va a finire.
Ce ne sono due di caste e si stanno facendo la lotta per vedere chi la spunta.

Se questo è l'andazzo e Parlanti fa appello, a Natale prossimo ci chiede di invitarlo a pranzo.

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