sabato 16 marzo 2013

L'assassino si informava su Beatrice.

Nell'ultimo post ho accennato al fatto che Parlanti sapeva molte cose di Beatrice perchè la controllava.
Qualcuno penserà ad una esagerazione... a una sorta di drammatizzazione - anche se il dramma c'è stato e purtroppo è un altro e ben più grave - oppure si chiederà come faccio a saperlo: ecco come.

Parlanti non lavora, per scelta, ormai da 3 anni circa, prima perchè doveva dedicarsi a progetti inevitabilmente destinati a naufragare e con conseguenze distruttive sempre riversate su altre persone (su questi mi soffermerò in un'altra occasione).
Poi, perchè nonostante avesse trovato un lavoro decise di licenziarsi - dopo un breve periodo - per puntare in alto, ad un lavoro "degno di lui", come aveva detto.

Questo individuo ha perpetrato una semina di distruzione in questi anni della quale porterò alla luce tutti i fatti che la ricostruiscono, se non bastasse quella già nota a tutti. Solo per delineare l'individuo e di cosa è capace.

Potrei avventurarmi in considerazioni sulla psicologia di questo individuo, ma non lo farò.
Riporto solamente un fatto avvenuto durante un incontro con una persona contattata per aiutare lui e Beatrice nella conciliazione (una figura professionale), conciliazione che per Parlanti aveva solamente l'obiettivo di far rimanere Beatrice nella casa della Nievole.
In una seduta Parlanti ha affermato - anche con una certa prepotenza - contro Beatrice, per zittirla, che "l'aveva creata lui".
Beatrice mi raccontò l'espressione perplessa della persona presente, dicendomi "ha strabuzzato gli occhi".
Non aggiungo altro.

Naturalmente non c'è solo questa "semplice" affermazione a supporto della mostruosità del soggetto, secondo il quale il suo volere è superiore ad ogni altra cosa. E non importa quanta sproporzione ci possa essere: è il suo desiderio che conta.

Torno sulle informazioni che Parlanti si procurava e su come: essendo disoccupato (ripeto, per scelta) aveva tutto il tempo a disposizione, e buona parte lo impiegava per attuare misure contro Beatrice e tenerla sotto controllo, finchè lei era nella casa della Nievole. E Beatrice finchè fosse stata in quella casa, lui avrebbe potuto continuare a controllarla.

Beatrice ha riferito più volte che lui stesso le ha detto che sapeva che c'erano state altre persone a casa con lei: una volta almeno chiese anche chi c'era, avendo visto due macchine dentro il cancello di casa. Da notare bene che non era un controllo per la gelosia della eventuale frequentazione di altri uomini.

E chi pensasse che Beatrice si era rifatta una vita presto, perchè ho sentito anche questo... per quale ragione dovrebbe pensarlo? doveva aspettare qualche anno di penitenza? doveva aspettare per portare rispetto ad un individuo (non un uomo) che l'aveva tradita nel loro stesso letto, mentre lei lavorava e lui era a casa a far niente per scelta?
un individuo che non le porta rispetto nemmeno ora che è morta per mano sua?
un anno è un tempo troppo breve per rifarsi una vita se finalmente incontra un uomo vero invece di un parassita?

Comunque torno ai fatti: i controlli non si sono fermati a questo, ma sono proseguiti con le indagini che lui stesso ha fatto, riuscendo a sapere che lei aveva iniziato a frequentare qualcuno.
Poi è riuscito a sapere che questi era Paolo.
Poi è riuscito a sapere dove poteva incontrarlo.
Alle prove con la banda: Parlanti è anche andato a trovarlo... non per discutere perchè era geloso o altro, no!!!
"Solamente" per chiedergli di convincerla a rimanere in quella casa!

Questa ossessione per la casa è stata confermata da diversi altri fatti ed è confermabile da diversi altri documenti, che renderò noti, magari in altri post, se potrò.

Questi sono i fatti che è importante rendere noti perchè rimanga ben chiaro il contesto del fatto orribile che Parlanti volontariamente ho compiuto.
Perchè si rischia di ascoltare solamente la voce dell'assassino, dato che Beatrice non può più dire com'è andata, e di lasciarsi "convincere" dalle spiegazioni assurde e contraddittorie e dalla versione quantomento interessata che Parlanti, -già molto avvezzo alle strumentalizzazioni funzionali- fornisce o ha fornito. 

Perchè io, noi li conosciamo quasi tutti i fatti e sono più che sufficienti a tracciare un quadro inequivocabilmente drammatico ed agghiacciante, che penso non possa essere assolutamente trascurato.

5 commenti:

  1. Sono la mamma del compagno di scuola di tua figlia. Ti scrivo per dirti che vi sono vicino e che siete persone veramente forti e speciali. Quando parlo della vostra vicenda con mio padre lui mi dice sempre che al vostro posto non sarebbe riuscito a mantenere calma e lucidità. Tua sorella ne deve aver passate tante durante la saperazione, ma era una donna forte e fiduciosa nel futuro. Chi le puntava il dito contro perchè tentava di rifarsi una vita sbaglia, avrei voglia di riavere fiducia in un uomo, dopo tutto quello che mi sta facendo passare il mio ex compagno, ma io non sono forte come Beatrice e non credo che riuscirò a fidarmi a tal punto in un'altra persona da farla entrare nella mia vita e in quella del mio piccolo. La cosa che mi sbalordisce è che a tradire Beatrice è stato lui e quindi non capisco perchè tra i due quello che era più rancoroso era lui. La stessa cosa è accaduta a me, mi ha lasciato per un altra, ma lui e la sua famiglia odiano me e la mia famiglia e i loro comportamenti, anche davanti al bambino, sono sempre pieni da astio e di odio nei nostri confronti. Mio padre mi dice che è perchè sono persone talmente piene di sè che pensano di avere sempre ragione ed è quello che emerge anche dai tuo racconti sul parassita (come dici te) che aveva sposato tua sorella. Anche se ci siamo visti solo una volta (ho più confidenza con tua moglie,dalla quale ho appreso solo pochi giorni fa dell'accaduto) vi sono vicino e spero che sia fatta giustizia!
    Manu

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    1. Scusa Manu, ma nel ripensare a quanto scrivi sento la necessità anche di dirti questo: guai! guai a scoraggiarsi e perdere la fiducia, se perdiamo fiducia e speranza finisce tutto. Queste persone, si riempiono della loro idea di sè perchè sono vuote dentro e lo fanno perchè hanno il sentore che la loro nullità è tale che non gli toglierebbe la fiducia in loro stessi. Questi, ed in particolare Parlanti, sono individui morti dentro, ed il cadavere che è in loro viene fatto camminare solamente dall'idea che hanno di se stessi. Perciò non mollare mai a nessun costo, non mollare mai neanche di un centimetro, nemmeno nella speranza di fidarti nuovamente delle persone. Certo dovrai avere molta cautela, ma non chiudere le porte a chiave. Mia sorella sul suo profilo skype, che ancora tengo e he credo non cancellerò mai, teneva e tiene tutt'ora questa frase: se vuoi essere amato, inizia ad amare te stesso. Se poi vorrai approfondire il discorso...quando vuoi, ma non dobbiamo permettere a questi individui di farci smettere di amare noi stessi. GUAI! Un grande abbraccio.

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    2. Grazie delle tue parole che insieme a quelle delle persone che mi sostengo ormai da un anno, mi aiuta a non mollare! NON MOLLARE, non sai quante volte me lo sono detto, ma spesso il dolore per tutta la cattiveria gratuita nei miei confronti e soprattutto nei confronti del mio bambino mi fa dimenticare questa frase: NON MOLLARE! Grazie per avermi ricordato questa frase, in un momento di sconforto! Ammiro la forza di Beatrice,tua e di tutta la tua famiglia! Io confido nella giustizia e dato che siamo un paese civile e che combatte la violenza sulle donne, vedrai che i giudici non potranno non dare una pena esemplare all'assassino di tua sorella!
      Rispondo a quanto scrivi nella "GIUSTIZIA FRA IL GRIGIO ED IL NERO", anche io ti consiglio di non scrivere del Parlanti, per due motivi: il primo è che per esperienza personale in questo ultimo anno troppe volte tutto quello che ho fatto o detto è stato usato contro di me, non sai se il Parlanti o chi lo difende ha accesso a questo blog e dato che ci sono ancora indagini in corso, quello che tu scrivi, anche se descrive negativamente l'assassino di tua sorela, rischiano di essere informazioni che potrebbero essere usate a favore di lui. L'altra motivazione è che si rischia di porre troppa attenzione sui carnefici, utilizza questo blog per parlare di tua sorella, per dare voce a chi non può più parlare!
      Non devi pensare a tua sorella in una bara, lì c'è il corpo, ma la sua anima è in un posto meraviglioso, stupendo, mentre al Parlanti resta l'inferno della sua cella e, ancor peggio, di dover convivere con se stesso e con la persona orribile che è. Certo il posto dove ogni madre vorrebbe stare è vicino ad i propri figli e proteggerli e vederli crescere. Beatrice non è più vicino fisicamente ai figli, ma sono sicura che li protegge e li vedrà crescere, sicura che cresceranno con amore e con vicino uno zio che farà loro tutto il bene del mondo!Un abbraccio. MANU
      P.S. Che cosa è o chi è la conciliazione, dici che è una figura professionele, forse potrebbe aiutare me ed il padre di mio figlio a diminuire i toni del conflitto, ma non ne ho mai sentito parlare. Grazie.

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  2. Cara Manu, quanto scrivi non mi suona nuovo, a parte per la famiglia di lui, dell'assassino che, dalla separazione, sembra aver conosciuto chi è realmente questo individuo e la mostruosità che ha rivolto in parte anche verso di loro.
    Assassino, si. non riesco a chiamarlo in altro modo, il suo nome non ha alcun senso: assassino.
    E rimarrà tale per sempre... il suo nome tanto non ha mai avuto un significato, lui era lontano da tutti anche in passato, chiamandolo sembrava di disturbarlo.
    Purtroppo, oggi più che mai, ci sono persone che non accettano gli altri, sono sempre in lotta, fondamentalmente perchè non accettano se stessi. Nel loro intimo hanno una percezione di sbagliato, perfino di marcio per Parlanti, ma riversano l'odio per loro stessi sugli altri.
    Probabilmente uno come Parlanti, se si rendesse conto di quello che è, troverebbe pace solo nel suicidio. Purtroppo oggi il personalismo, l'egocentrismo è imperante, tant'è che certe persone si autoconvincono di essere grandi, per non soccombere all'idea di risvegliarsi e di vedere se stessi. Altrimenti avrebbero la coscienza di non strumentalizzare i propri figli. Chi arriva a questo è pechè ha bisogno lui di piegare delle menti giovani e pure, per cercare di farsi accettare, perchè sa che altrimenti anche il loro istinto li porterebbe man mano a ripudiarli. Questo è quello che Parlanti ha fatto: in modo eclatante. Non conosco quello che stai vivendo, anche se lo comprendo bene, ma lui, l'assassino ha cercato di piegarli autodipingendosi come il grande uomo che vorrebbe essere, denigrando la grande donna che ha scoperto essere forte, mentre lui un meschino buono a nulla, in grado solo di sfruttare, distruggere e far soffrire la gente. Lui ha cercato addirittura di indurli a credere di aver fatto cose che non hanno fatto, pur di sfruttarli per i suoi e solo suoi fini. Quindi è necessario trovare la forza proprio nei figli e cercare di non precipitare in questo giochino squallido e dannosissimo per i figli. Questo lo fa chi mette se stesso, come un carro armato, al di sopra di ogni altra cosa e non ha il minimo rispetto nemmeno per i suoi figli. E' dura difendersi da attacchi così viscidi e meschini, ma l'unica arma è mettere i figli in condizione di ragionare con la propria testa. Poi loro sapranno riconoscere il giusto e lo sbagliato che le nullità come Parlanti cercano di alterare, magari convincendo anche se stessi. Ma proprio per questo sono molto, molto pericolosi, tanto da nemmeno pentirsi delle atrocità che commettono. Un caro saluto da chi ti è vicino, molto vicino.

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  3. Di questi "disoccupati per scelta" ne ho conosciuti diversi, personalmente o per sentito dire. Di solito sono persone che sono state riempite di sè da madri irragionevolmente adoranti, che piano piano li hanno convinti di essere talmente superiori che niente e nessuno è degno di loro.
    E purtroppo riescono ad esercitare il loro fascino anche - e soprattutto - su ragazze in gamba.
    Mi dispiace tanto per tua sorella.
    Andrea

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