domenica 3 marzo 2013

Si possono confrontare il grigio ed il nero?

Giustamente il tema della sostenibilità per le prigioni, delle celle, della triste condizione dei detenuti, confinati nelle grige celle, l'affollamento delle carceri è da affrontare...vedo personaggi pubblici che si prodigano in visita alle carceri stesse, che fanno sciopero della fame per i detenuti...
Giusto, perchè non siamo bestie.

Però... le vittime?...chi pensa ai loro diritti?
...e chi è rimasto in parte vittima con loro?
Quali diritti hanno le vittime?

Ne avevano almeno uno, uno su tutti: continuare a vivere.

Per quello che Parlanti ha fatto a Beatrice, per come l'ha fatto, per come ha agito prima, durante, e per come ha agito dopo!!!
per come ha continuato ad agire... non intravedo alcuna attenuante.

Mi dispiace, ma riesco solo a confrontare il grigio di una cella con il buio pesto, il nero assoluto all’interno della bara, la bara di mia sorella Beatrice

L'ergastolo a me sembra il minimo per un individuo bestiale e calcolatore, che continua nel suo atteggiamento e che non mostra alcun segno di pentimento, nè di dispiacere, che dipinge tutto questo e Beatrice come un "intralcio" al suo progetto.

Giusto per memoria, il dialogo dell'intercettazione riportata sui giornali, dialogo con l'amante :
"Le fortune così grosse non durano...Ma poi l’ho distrutta io questa cosa... Oggi io sarei stato disposto ad abbandonare i bambini per stare con te...."

Evidentemente parlando di fortuna così grossa con l'amante si riferisce al  rapporto fra lui e l'amante stessa ed alla loro nuova condizione, non certo a quella con Beatrice - che peraltro è stato davvero una grossa fortuna per lui, un dono meraviglioso che lui non ha nè capito, nè apprezzato, nè ha avuto l'umiltà di ammetterlo.
Anzi ha saputo solo distruggere anche quello... probabilmente era un dono troppo grande per lui.   

Questo individuo ha avuto già molti doni nella vita, troppi, perchè non solo non ne ha apprezzato nemmeno uno, ma puntualmente li ha distrutti tutti! 
Compresa la vita stessa di Beatrice, essa stessa un dono, che lui ha ancora una volta distrutto! scientemente e volontariamente...
in modo irreparabile !
Quindi voglio sperare che non riceva più altri regali immeritati che puntualmente saranno viatico di nuova distruzione, come in tutti i vent'anni che l'ho conosciuto.
  
Lo ricordo perchè magari fra un po', probabilmente ben consigliato, dirà che è pentito...magari scriverà anche una bella letterina anche molto controlalta, compassata, come sa essere lui quando vuole dissimulare.
Si perchè è la commedia che "deve" fare per salvare le apparenze per cercare di ottenere il maggior beneficio. Parlanti, la sua storia lo rivela, è un continuo tramare.

Qualcuno mi può aiutare a capire come posso non pensare che l'ergastolo per lui sia la pena che ci si aspetta?

come si fa a pensare a qualcosa di meno?
Come posso non confrontare queste due condizioni: il grigio di una cella con il nero della bara?
per cosa c'è più compassione?
per il "disagio" di una cella dagli spazi ridotti o per la "comodità" di una bara dove Beatrice non si può mai più muovere?...nemmeno gli occhi!

A chi legge lo chiedo gentilmente, davvero con tutto il cuore:

chi non la pensa come me può gentilmente spiegarmi come posso non pensare questo?

o lo pensate anche voi?
... immaginando di trovare una sera la vostra dolcissima figlia, sorella, mamma distesa in terra che non respira più e massacrata di botte... 

lo pensate anche voi?
Vi invito davvero a dirmelo.



D'altra parte mi pare che il disagio di una cella grigia per il resto dei giorni è un lusso che la nostra Beatrice vorrebbe tanto avere.
Lei ha solo la sua bara molto, molto più stretta, ed il buio: totale ed eterno.

Per questo continuo veramente a confidare che gli inquirenti, finora veramente impareggiabili professionalmente ed umanamente, e poi la giustizia proseguano nel lavoro per la cosa più giusta.

1 commento:

  1. Sarebbe giusto che chi sara' chiamato a giudicare per questo efferato delitto veda e metta a confronto due foto: quella di Beatrice, cosi' come l'abbiamo trovata quel maledetto 13 dicembre, e quella del suo carnefice, comodamente seduto sulla sua brandina nella sua cella........Solo cosi' potrebbe capire chi e cosa sta giudicando. Il resto sono solo discorsi.

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